Si è tenuta ieri a Santo
Diomingo la cerimonia di chiusura del progetto 'Implementazione
tecnologica per il processo di produzione del caffè nella
frontiera dominico-haitiana', finanziato dall'Agenzia italiana
per la Cooperazione allo sviluppo (Aics) attraverso la Banca
interamericana di sviluppo (Bid/Lab), e realizzato dalla Junta
agro-empresarial dominicana (Jad).
Il progetto, riferisce un comunicato, "aveva l'obiettivo di
aumentare la resa dei produttori di caffè e la loro capacità di
adattamento agli effetti del cambiamento climatico. Inoltre,
mirava a identificare nuovi mercati internazionali per
migliorare la tecnologia di sette organizzazioni di produttori
di caffè nella zona di frontiera con Haiti".
L'iniziativa, dell'importo complessivo di un milione di
dollari (di cui la metà cofinanziato dalla Cooperazione
Italiana), ha permesso di rafforzare i programmi di formazione
pratica per un totale di 2.487 produttori e di realizzare nuove
infrastrutture, tra cui essiccatori, vivai per la coltivazione
di piante resistenti al fungo della ruggine del caffè e
macchinari per la selezione dei grani per dimensione e qualità.
Infine, grazie al progetto, i produttori hanno potuto
visitare un importante centro di ricerca in Costa Rica e aziende
di torrefazione in Italia, tra cui Lavazza y Pausa Caffè.
"Questa iniziativa - ha commentato Paolo Gallizioli,
direttore della sede Aics di San Salvador - ribadisce l'impegno
della Cooperazione Italiana a favore del settore del caffè in
America Centrale e Caraibi. Promuoviamo lo sviluppo
socioeconomico delle comunità più vulnerabili, rafforzando la
loro capacità di resilienza attraverso formazione e tecnologia".
La missione in Repubblica Dominicana è stata anche
un'occasione per conoscere le opportunità di cooperazione e
presentare l'azione dell'Aics nel paese, contemplando una fitta
agenda d'incontri con l'ambasciatore d'Italia a Santo Domingo,
Stefano Queirolo Palmas, autorità dominicane dei ministeri:
Esteri, Economia, Educazione, Ambiente e della Direzione
nazionale delle Tecnologie per l'irrigazione.
Da segnalare infine che il direttore dell'Aics si è riunito
con LAC4, il Centro di formazione regionale su cybersecurity,
con la delegazione dell'Unione europea (Ue) a Santo Domingo, e
con rappresentanti della società civile di origine italiana,
Avsi.
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