Si è tenuto ieri presso la Casa
degli Italiani di Asmara l'evento inaugurale dei corsi di lingua
italiana organizzati dall'ambasciata d'Italia. L'evento ha avuto
luogo alla presenza di diversi membri del governo eritreo e del
partito di governo, tra cui il ministro degli Affari esteri
Osman Saleh, il ministro dell'Informazione Yemane Gebremeskel,
quello dell'Agricoltura Arefaine Berhe, l'acting minister
dell'Istruzione Petros Hailemariam, il Direttore generale del
ministero degli Affari esteri Ibrahim Osman e il capo Affari
Politici Yemane Gebreab, segno della grande attenzione
riconosciuta alla nostra lingua dalle autorità eritree, nonché
alla presenza del corpo diplomatico e di esponenti della
comunità italiana di Asmara.
Si è voluto così celebrare l'inizio dei corsi di italiano,
riavviati da alcune settimane presso la casa degli Italiani di
Asmara grazie alla collaborazione della Direzione Generale per
la diplomazia pubblica e culturale del nostro ministero degli
Esteri e alla Società Dante Alighieri, rappresentata per
l'occasione dal direttore generale dell'associazione Dante
Alighieri scuole italiane nel mondo (Adasim), Emilio Luzi.
Grazie alla passione e dedizione di alcuni docenti volontari
italo-eritrei, l'iniziativa, fortemente voluta dall'ambasciatore
d'Italia Marco Mancini, sta consentendo a centinaia di studenti
eritrei di tornare a studiare l'italiano ad Asmara per la prima
volta dopo diversi anni, con l'obiettivo di allargare e
strutturare l'offerta formativa nel prossimo futuro.
"La lingua non è soltanto uno strumento di comunicazione, ma
anche la via d'accesso per la crescita sociale e professionale,
specialmente nel mondo interconnesso di oggi", ha affermato
l'ambasciatore, ricordando anche il valore della lingua italiana
quale veicolo di "soft diplomacy", prima di procedere al
simbolico taglio di nastro con il ministro degli Esteri eritreo
e il direttore generale della Società Dante Alighieri.
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