Anche Malta vuole il suo posto
nello Spazio ed ha scelto l'Italia - che in orbita ci è entrata
da 60 anni esatti - come partner, guida e potenziale serbatoio
di talenti nella ricerca aerospaziale cui affidare i fondi della
sua Space Strategy formalizzata nel 2022.
Con una serata-evento organizzata al museo Esplora di Malta,
l'ambasciata italiana alla Valletta guidata da Fabrizio Romano
assieme a Xjenza Malta (l'agenzia governativa per lo sviluppo
scientifico) e al suo Ceo Silvio Scerri hanno celebrato i 60
anni dal lancio del San Marco 1, che nel 1964 fece dell'Italia
il primo paese dopo Urss e Usa capace di mettere in orbita e
controllare un satellite artificiale. Da allora l'Italia, come
sottolineato da Romano e dai rappresentanti del Comando Italiano
per le operazioni spaziali militari inviati dallo Stato Maggiore
della Difesa (il Ten. Col. Giovanni del Genio e il Col.
Alessandro Galliani), è stata capace di restare ai massimi
livelli nel settore delle tecnologie spaziali, al punto che ad
esempio il 40% dei moduli che attualmente compongono la Stazione
Spaziale Internazionale è stato prodotto in Italia ed il nostro
paese è il secondo in Europa per asset militari in orbita.
Scerri ha ricordato che Malta ha cominciato il suo percorso
verso lo spazio nel 2012 con la firma del primo accordo di
cooperazione con l'agenzia spaziale europea (Esa), rafforzato
con un secondo accordo nel 2017 ed il lancio del fondo nazionale
per la ricerca spaziale nel 2018. La partecipazione ai programmi
dell'Esa è stata approvata quest'anno dal Parlamento maltese.
I risultati concreti della collaborazione tra Italia e Malta
sono stati rappresentati da Leonardo Barilaro, ingegnere
aerospaziale italiano di 42 anni a capo di un programma di
ricerca sulle saldature a freddo per la riparazione di emergenza
dei veicoli spaziali finanziato da Malta ma anche musicista
professionista noto come 'The Space Pianist' con collaborazioni
con star come la violoncellista Tina Guo ed il compositore Hans
Zimmer, autore della colonna sonora di 'Intestellar'.
Il poliedrico Barilaro, titolare di cattedra al politecnico
maltese Mcast, si è esibito al pianoforte eseguendo parti del
suo progetto AstroBeat, un concerto trasmesso in streaming dalla
Stazione Spaziale Internazionale. "Leonardo - ha sottolineato
Omar Cutajar, direttore per la ricerca di Xjenza Malta e
precursore del programma spaziel maltese - è l'esempio di quello
che Malta può offrire ai talenti italiani, che qui aspettiamo a
braccia aperte".
"Malta guarda all'Italia come guida per lo sviluppo del
nostro programma all'esplorazione e alla ricerca spaziale - ha
sottolineato Scerri - L'Italia è ad un attore chiave nella
ricerca e nelle missioni spaziali attraverso l'Agenzia Spaziale
Italiana (ASI) e i suoi partner industriali e scientifici".
"Con questo evento celebriamo con i nostri amici maltesi i
primi 60 anni di Italia nello Spazio - ha affermato dal canto
suo l'Ambasciatore Romano - Dal lancio del San Marco 1 nel 1964
l'Italia continua a dimostrare uno straordinario impegno
nell'esplorazione spaziale e nello sviluppo di tecnologie
all'avanguardia. Oggi, non solo celebriamo i successi del
passato, ma guardiamo anche al futuro della cooperazione con un
importante partner dell'UE come Malta, sapendo che la nostra
collaborazione bilaterale può avere un impatto significativo
sulle sfide regionali e globali dei prossimi decenni".
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