"Il Vietnam continua a offrire
un'opportunità sia di mercato che per gli investimenti. Quello
che c'è da dire è che un Paese che cresce come quest'anno tra il
6,5 e il 7% è un Paese che cambia, per cui diventa più esigente,
più difficile nei suoi piani di sviluppo, bisogna fare uno
sforzo di investimenti mirati, di politiche tagliate su misura
per un Paese che è sempre più richiesto dai nostri competitor".
Lo ha detto all'ANSA l'ambasciatore d'Italia in Vietnam Marco
Della Seta a margine degli Stati generali della diplomazia alla
Farnesina.
"Lo stato dei rapporti bilaterali tra Italia e Vietnam è
senz'altro buono ed in crescita. Abbiamo festeggiato l'anno
scorso i 50 anni di rapporti diplomatici e i dieci anni di
rapporto di partenariato strategico. L'interscambio va oltre i
600 miliardi di dollari, è molto soddisfacente, gli investimenti
italiani diretti sono più o meno 150 e vanno da Fincantieri alla
Piaggio, dalle Generali all'Ariston, e poi ci sono anche molti
altri investimenti di piccole e medie imprese, sia nel settore
farmaceutico che nel tessile e anche nelle alte tecnologie", ha
sottolineato l'ambasciatore ricordando che i rapporti passano
anche dalla cultura, sulla quale ci sono già novità in cantiere:
"Un progetto per il futuro è l'apertura di un istituto italiano
di cultura, sul quale stiamo lavorando, che credo sia
l'obiettivo principale per avere più mezzi, sia umani che
finanziari, per continuare a soddisfare questa ricerca di
cultura italiana".
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