"Il problema dell'Onu è la paralisi
del Consiglio di sicurezza, dovuto alla contrapposizione delle
grandi potenze, che hanno il diritto di veto. Una volta la
Russia mette il veto sull'Ucraina, una volta gli Usa su Gaza,
così le crisi non vengono risolte". Lo ha detto all'ANSA, a
margine della conferenza degli ambasciatori alla Farnesina,
Maurizio Massari, rappresentante permanente dell'Italia alle
Nazioni Unite.
"Si parla molto di riforma per sbloccare questa fase di
impasse - osserva - ma la realtà è che la medicina potrebbe
essere peggiore della malattia. Parlare di allargamento in
questa situazione, con nuovi membri permanenti con diritto di
veto, paralizzerebbe ancora di più la macchina. L'Italia è per
l'allargamento a più membri non permanenti, anche di più lunga
durata, per rendere il Consiglio più rappresentativo.
L'efficacia dipende dai rapporti tra le grandi potenze. Finché
ci sarà questa forte contrapposizione tra le potenze, sarà
difficile pensare a un Consiglio di sicurezza che prenda
decisioni. E anche quando si prendono, molo spesso non vengo
implementate sul terreno".
Il ruolo dell'Onu "si ricostruisce se si riconoscono un po' i
rapporti tra le potenze. Le due crisi in Ucraina e Medio Oriente
hanno dato un forte colpo al ruolo politico delle Nazioni Unite.
Le quali su altri dosser riescono a ricostruirsi questo ruolo di
mediazione politica: le occasioni ci sono, una è il Sudan,
guerra dimenticata, dove nessuno si sta assumendo la
responsabilità di soluzione della crisi. Ecco, credo che lì
l'Onu potrebbe esercitare un ruolo più incisivo. L'altra
potrebbe essere la Siria: al Consiglio non ci sono le divisioni
che esistono per Gaza e Ucraina, ma c'è consenso a far guidare
la transizione ai siriani, sulla base della risoluzione 2254".
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