"La Corea del sud è un mercato molto
importante per l'Italia con un interscambio che raggiuge i 14
miliardi ma soprattutto è il paese in Asia che ha la maggiore
propensione pro capite per il made in Italy". Lo ha detto
all'Ansa l'ambasciatrice d'Italia a Seoul, Emilia Gatto, a
margine dell'annuale conferenza degli ambasciatori alla
Farnesina.
"La diplomazia economica e culturale è una nostra priorità
assoluta" ha aggiunto l'ambasciatrice che ha ricordato come il
made in Italy raggiunge il 50% delle nostre esportazioni in
Corea. "Ciò non significa - ha proseguito - che non si dia
attenzione a tutti quei settori ad alto contenuto di tecnologia.
Il nostro compito come diplomazia è far capire che l'Italia non
è solo il paese delle tre f food, forniture, fashion, che
piacciono moltissimo ai coreani, ma che ha ad esempio un
importante settore dello spazio. Proprio in questo settore
stiamo collaborando con nuovi memorandum".
Dal punto di vista politico "la situazione nel paese si è
normalizzata- ha spiegato Gatto - possiamo dire che la Corea del
sud ha dimostrato di saper reagire in maniera immediata, si
tratta di un paese strutturato e che ha grande capacità di
resilienza". La sua posizione geografia - ha detto ancora
l'ambasciatrice - lo rende sensibile alle alleanze e
all'attenzione internazionale". "Come Italia monitoriamo la
situazione facendo parte del Comando delle Nazioni Unite in
Corea, (United Nations Command)" la struttura di comando
unificata istituita nel 1950 per le forze armate internazionali
a sostegno della Corea del Sud durante e dopo la guerra di
Corea.
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