"Il Regno Unito è uscito dall'Ue, non
dall'Europa, e loro lo hanno ben chiaro. Credo ci sia una
differenza fondamentale di percezione. Al di là della Manica la
Brexit è un dato compiuto che appartiene al passato, anche se il
nuovo governo ha capito che ci sono tutta una serie elementi da
mettere a punto. Noi invece ci interroghiamo su questo divorzio
traumatico". Lo ha detto all'ANSA l'ambasciatore italiano a
Londra Inigo Lambertini a margine della Conferenza degli
Ambasciatori alla Farnesina, sottolineando che in ogni caso le
"prospettive" dei rapporti bilaterali tra Roma e Londra "sono
molto buone".
L'ambasciatore ha spiegato che la "cooperazione tra governi è
senza pari" ed ha ricordato che "18 ministri del nuovo governo
Starmer da luglio sono venuti in Italia ed il primo ministro a
settembre è venuto a Roma in bilaterale con Meloni. E' il terzo
Paese che Starmer ha scelto di visitare, ed i primi due oggi -
Germania e Francia - non hanno il governo", ha sottolineato.
Quanto alla comunità italiana nel Regno Unito, "continua a
crescere, siamo la terza per dimensioni in Ue dopo Polonia e
Romania". La differenza rispetto al passato è che "non ci sono
più camerieri italiani, ma molti più dottori, ingegneri e
architetti, perché soprattutto Londra offre sbocchi lavorativi
che sono ancora estremamente concorrenziali", ha aggiunto
l'ambasciatore.
Quanto alla proiezione futura del Regno Unito, ha stimato
in conclusione Lambertini, "bisognerà capire negli anni a venire
dove veramente vorrà collocarsi, specialmente in previsione di
cambi di amministrazione dall'altra parte dell'oceano".
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