Gli avvocati di Virginia
Giuffre hanno chiesto al principe Andrea di fornire documenti
comprovanti la sua "presunta incapacita' medica di sudare",
nella causa pendente a New York in cui la donna lo accusa di
averla sessualmente aggredita in tre occasioni quando era
minorenne. Una causa civile distinta dal recente processo contro
Ghislaine Maxwell, ritenuta colpevole da una giuria di traffico
sessuale di minori a favore del defunto finanziere Jeffrey
Epstein, amico comune del duca di York.
In una intervista alla Bbc nel 2019, Giuffre aveva raccontato
che una sera del 2001 - quando aveva 17 anni - il duca di York
l'aveva portata al Tramp nightclub di Londra, dove le aveva
chiesto di ballare e "sudava tutto su di me". Il figlio della
regina Elisabetta, in una intervista sempre alla Bbc nello
stesso anno, aveva detto di non ricordare di aver incontrato
quella ragazza e, come prova, aveva riferito che per molti anni
non era stato capace di sudare perche' aveva avuto una "overdose
di adrenalina nella guerra della Falklands, quando fui ferito".
Inoltre, come alibi, aveva assicurato che quel giorno aveva
accompagnato la figlia maggiore ad un party in un locale di
Pizza Express.
In vista dell'udienza del 4 gennaio, i legali della donna
hanno chiesto molti altri documenti, tra cui tutte le
informazioni sui programmi e gli incontri del principe nel 2001,
nonche' tutti i documenti legati ai suoi viaggi o alla sua
presenza negli aerei di Epstein (il 'Lolita Express') e nelle
sue residenze a Nyc, in Florida, in New Mexico e nelle isole
Vergini americane, oltre alle frequentazioni del duca del Tramp
nightclub e del Pizza Express.
La difesa della Giuffre ha chiesto pure i documenti di tutti
i regali o delle cose di valore ricevute dal reale da parte di
Epstein o Maxwell, "inclusi ma non solo i pupazzi". Infine, ogni
documento su "accuse di abusi sessuali" o "sesso extraconiugale"
fatte contro il duca. Tutte istanze che la difesa del principe
ha respinto, definendole "esagerate, gravose e opprimenti", e
invocando il diritto alla privacy (nel caso della incapacita' di
sudare).
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