È salito a 93 il bilancio provvisorio delle vittime dei devastanti incendi che hanno colpito l'isola di Maui, alle Hawaii. Si tratta del peggior incendio, per numero di vittime, registrato negli Stati Uniti negli ultimi 100 anni. La maggior parte delle persone morte si trovavano nella storica città di Lahaina che secondo le autorità locali è stata "distrutta". In tutta l'isola è stato dichiarato lo stato d'emergenza e tutti i viaggi verso questa popolare destinazione turistica sono stati sconsigliati mentre la Farnesina ha annunciato l'apertura di un desk, dedicato agli italiani, per l'assistenza all'aeroporto di Maui,
Finora solo il 3% dell'area devastata dall'incendio, così potente da 'sciogliere il metallo', è stata perlustrata, con l'aiuto anche dei cani da soccorso. Lo ha fatto sapere il capo della Polizia locale sottolineando che le vittime vengono identificate con il Dna e lasciando intendere che ci si attende un bilancio ancora più drammatico.
Cresce intanto la polemica per il mancato allarme ed è stata aperta un'inchiesta.
"Siamo ancora in modalità di ricerca e salvataggio quindi non so cosa accadrà a quel numero", ha commentato il sindaco della contea di Maui, Richard Bissen. Inoltre, diverse persone sono state ricoverate ad Honolulu a causa di ustioni, e oltre 2.100 persone sono state accolte in rifugi di emergenza. Solo a Maui oltre 14 mila persone sono ora senza corrente elettrica.
E il bilancio delle vittime dei devastanti incendi è destinato ad aumentare "in modo molto significativo". Lo ha detto il governatore Green alla Cnn. "Nel 1960, 61 persone sono morte quando una grande onde ha attraversato Big Island. Questa volta, è molto probabile che il totale delle vittime supererà di molto questo numero", ha detto il funzionario. I morti finora sono tutti nella città di Lahaini che è stata praticamente rasa al suolo
Green ha anche spiegato che circa 1.000 persone risultano attualmente irraggiungibili a causa dei devastanti incendi, ma questo non significa necessariamente che 1.000 persone siano decedute, ma solo che non è possibile mettersi in contatto con loro e che non è chiaro
dove si trovino. In precedenza, il capo della polizia di Maui, John Pelletier, aveva stimato che circa 1.000 persone fossero disperse.
Tuttavia, successivamente la presidente del Consiglio della Contea di Maui, Alice Lee, aveva definito "un po' esagerata" questa stima.
Secondo il San Francisco Chronicle, circola sui social media in queste ore una lista con oltre 3.000 nomi di persone - alcune delle quali sono state già ritrovate - che si trovavano nella zona degli incendi. La lista viene via via aggiornata.
Per i roghi alle Hawaii 11.000 evacuati e altrettanti al buio
Oltre 11.000 persone sono state evacuate ieri da Maui a causa degli incendi che stanno devastando le Hawaii, secondo quanto ha confermato il direttore del Dipartimento dei trasporti dell'arcipelago, Ed Sniffen, in una nota. Altrettanti gli utenti rimasti al buio senza corrente, stando a quanto segnala la Hawaiian Electric Company sul suo sito web. Tra le aree più devastate, gran parte della comunità di Lahaina, nel Maui occidentale, dove vivono circa 12.000 persone ed è andata distrutta e dove centinaia di famiglie sono state sfollate, come ha indicato il governatore delle Hawaii Josh Green, citato dalla Cnn. Più di 270 strutture pubbliche sono state colpite dagli incendi a Lahaina, come hanno confermato i funzionari della contea, che hanno invitato i turisti a lasciare Lahaina e Maui il prima possibile sui posti aerei disponibili. Secondo le autorità il bilancio di 36 morti potrebbe aggravarsi, mentre tre elicotteri della Guardia costiera e della Marina degli Stati Uniti continuano le ricerche di diversi dispersi
Biden: 'Alle Hawaii tutte le risorse federali necessarie'
Su Lahaina e le città vicine di Kihei e Kula, la Federal Aviation Administration, l'ente che controlla il traffico aereo negli Stati Uniti, ha imposto una no- fly zone temporanea per facilitare le operazioni di soccorso da parte dei vigili del fuoco, soprattutto delle persone che si sono gettate in mare per salvarsi dagli incendi. Anche la Guardia Costiera e la marina stanno continuando a cercare i dispersi. Il presidente
Joe Biden ha dichiarato lo stato d'emergenza e ha sbloccato i fondi federali per le isole, assicurando che metterà a disposizione "tutte le risorse necessarie per contrastare gli incendi e aiutare la ripresa". La Casa Bianca ha anche deciso di dispiegare un contingente di militari per aiutare il personale della Fema, la protezione civile americana, già arrivata sul luogo del disastro.
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