A poco più di due mesi dalla
tragedia del Titan, il sommergibile esploso con a bordo un
gruppo di turisti in visita al relitto del Titanic, si torna a
parlare di una nuova spedizione. La RMS Titanic Inc., la società
della Georgia che detiene i diritti di proprietà e di recupero
sul relitto, ha infatti programmato di tornare negli abissi
marini nel maggio del 2024. Questa volta però il governo
federale degli Stati Uniti si è opposto e la battaglia legale è
finita in un tribunale della Virginia.
Secondo quanto riferiscono diversi media americani, gli
appigli sono una legge federale e un accordo internazionale con
il Regno Uniti in virtù dei quali il relitto del Titanic è
considerato come un cimitero consacrato per le 1500 persone che
perirono nel 1912. L'amministrazione federale teme che un
tentativo di entrare nel relitto possa rappresentare un rischio
per eventuali resti umani e per i reperti. Da parte sua la Rmst
sostiene che intende solo scattare foto dell'intero relitto,
compresa una parte dell'interno dove si è aperta una crepa che
può consentire ad un mezzo operato a distanza di penetrare senza
interferire con l'attuale struttura. La società intende
recuperare oggetti, tra cui quelli all'interno della sala
Marconi, dove si trova la radio che ha tramesso il segnale di
emergenza dopo la collisione con l'iceberg. Per tale operazione
non cerca un nuovo permesso sostenendo che i diritti sul
recupero furono concessi circa 30 anni fa.
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