Il mattone diventa sempre più
caro negli Stati Uniti fino a raggiungere livelli che non si
registravano dal 1984. Secondo quanto riferisce Cnn citando una
ricerca di Intercontinental Exchange, società proprietaria anche
della New York Stock Exchange, la borsa di New York, le spese
per la casa, principalmente per un mutuo, si portano via in
media il 41% dello stipendio.
Rispetto al mese scorso c'è stato un incremento dello 0,4%,
un dato che fa dell'attuale mercato immobiliare il meno
abbordabile in quasi 40 anni: l'ultima volta risale
all'amministrazione Ronald Reagan. Attualmente chi vuole
investire nel mattone si trova di fronte la combinazione
sfavorevole sia degli alti tassi di interesse sia degli
altrettanto prezzi alti delle case. Secondo Ice, per la prima
volta Ie rate mensili superano i 2.500 dollari e dalla cifra
sono escluse le tasse, l'assicurazione e altri costi.
Il mercato sfavorevole fa allontanare, quindi, il classico
sogno americano di possedere una casa, almeno per i potenziali
primi acquirenti, i quali sono costretti a scegliere l'affitto e
di conseguenza a rimandare la capacità di costruire ricchezza
attraverso la proprietà.
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