"Navalny è una situazione molto
triste, è stato una persona molto coraggiosa perché è tornato
indietro. Avrebbe potuto stare lontano. E probabilmente sarebbe
stato molto meglio parlare dall'esterno del Paese invece di
rientrare, perché la gente pensava che potesse succedere e così
è successo. Ed è una cosa orribile": lo ha detto Donald Trump,
senza assegnare alcuna responsabilità per la morte
dell'oppositore russo.
L'ex presidente Usa in corsa di nuovo per la Casa Bianca
continua quindi a paragonarsi a Navalny, come un perseguitato
politico. "Sta accadendo anche nel nostro Paese. Ci stiamo
trasformando in un Paese comunista in molti sensi. Io sono il
candidato principale e vengo incriminato", ha detto il tycoon.
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