Truth, il social di Trump
appena sbarcato a Wall Street, fu salvato da Anton Postolnikov,
un imprenditore russo-americano nei mirino Usa per riciclaggio e
nipote di Aleksandr Smirnov, un alleato di Vladimir Putin. Lo
rivela in esclusiva il Guardian. Secondo il giornale, quando nel
2022 la Sec aprì un'inchiesta frenando la quotazione, la società
di Trump bruciò molti soldi e ottenne un prestito anche dalla Es
Family Trust, una società di comodo di Postolnikov, che è anche
co-proprietario della Paxum Bank, piccola banca dell'isola di
Santo Domingo che finanzia l'industria porno.
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