La settimana difficile di Donald
Trump si chiude con uno schiaffo del figlio Barron, il più
giovane, dietro al quale sembra esserci lo zampino dell'ex First
Lady Melania. A causa di "impegni presi in precedenza", il
ragazzo ormai diciottenne ha declinato l'invito a essere
delegato 'at large' della Florida alla convention repubblicana
che si terrà a Milwaukee in luglio. "Barron è onorato di essere
stato scelto come delegato repubblicano della Florida, purtroppo
però declina per impegni precedentemente presi", ha fatto sapere
una stringata nota diffusa dallo staff di Melania Trump, da anni
impegnata a difendere il figlio dai riflettori. Barron non ha
quasi mai partecipato agli eventi alla Casa Bianca quando Trump
era presidente e Melania ha sempre insistito sul fatto che
viaggiasse a bordo di un'auto diversa dalla 'Beast'
presidenziale e salisse sull'Air Force One dalle scale
posteriori così da non essere fotografato. Una protezione rigida
che, comunque, ora si allenterà quando Barron andrà al college.
Non è ancora chiaro quale università abbia scelto e molto sembra
dipendere anche dalle proteste pro-Gaza. "Le scelte del college
stanno cambiando a causa dei fatti dell'ultimo mese", ha
spiegato Trump riferendosi alle manifestazioni nei campus. La
scelta del partito repubblicano della Florida su Barron aveva
alimentato una serie di voci, con alcuni che si erano spinti a
parlare di una dinastia Trump dopo quella di Bush e Clinton.
"Gli piace la politica, gli piace darmi consigli", aveva detto
di recente l'ex presidente in merito al figlio cadetto. Parole
che avevano infiammato le speculazioni ma non avevano tenuto
conto di Melania.
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