Usa e Canada occidentali sono alle prese con enormi incendi boschivi causati da alte temperature, vegetazione estremamente secca e forti venti, ma in un caso anche da azioni dolose.
Il più grande tra gli 80 attivi negli Stati Uniti ha bruciato quasi 270.000 acri nell'Oregon orientale, un'area più grande della città di Indianapolis: scoppiato il 17 luglio, ora e' contenuto al 20%. L'incendio - Durkee fire - minaccia le comunità vicine: tre persone sono rimaste ferite e due case e altre 12 strutture sono state distrutte mentre le fiamme si diffondevano, secondo l'Oregon Department of Emergency Management. Le autorità hanno chiesto ad alcuni residenti di evacuare. Alcune comunità non hanno elettricità, secondo la governatrice dell'Oregon Tina Kotek, che ha schierato risorse della Guardia nazionale per fornire assistenza.
La California combatte invece un incendio in un parco del nord che ha divorato fino a quasi 125.000 acri ed è contenuto solo al 3%. Un sospettato è stato arrestato dopo essere stato identificato mentre spingeva un'auto avvolta nel fuoco in un burrone, "diffondendo le fiamme che hanno causato l'incendio del parco", ha riferito l'ufficio del procuratore distrettuale della contea di Butte.
In Canada due incendi minacciano il più grande parco nazionale della nazione, il Jasper National Park, nella provincia di Alberta: le fiamme che avanzano da due direzioni hanno costretto i visitatori e i residenti a fuggire dalla città di Jasper in Alberta, dove gli edifici sono andati bruciati. I dirigenti locali affermano che le perdite sono significative e il premier Justin Trudeau ha dispiegato il supporto federale per aiutare a combattere le fiamme.
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