Strage in due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda: il bilancio è di 49 morti. Tra le vittime c'è anche una bambina di 5 anni, morta insieme a suo padre. Un altro bambino di 4 anni è invece tra i feriti e lotta per sopravvivere, in gravissime condizioni. L'autore dell'attacco si chiama Brenton Tarrant ed è un australiano bianco di 28 anni. L'uomo, originario dello Stato di New South Wales, sulla costa orientale del Paese, lo ha rivendicato con motivazioni anti-immigrati. In tutto arrestate 4 persone. La premier neozelandese, Jacinda Ardern, ha affermato che la strage è stata frutto di un "attacco terroristico", ed ha aggiunto: "E' uno dei giorni più bui" per il Paese.
Il killer ha utilizzato cinque armi nell'attacco, compreso un fucile semiautomatico e pistole, ha detto la premier neozelandese Jacinda Arder.
C'è il rischio che l'attentato possa innescare gesti di "emulazione" o "ritorsione", è scritto in una circolare che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha inviato a tutte le questure e le prefetture.
Entra nella moschea e spara in diretta Fb
L'autore degli attacchi odierni ha ripreso la strage in diretta streaming. Il video, pubblicato su Facebook, è durato 17 minuti ed è poi stato rimosso dal social network, ha spiegato la responsabile dei contenuti di Facebook Australia-New Zealand, Mia Garlick.
Il killer ha detto di ispirarsi al terrorista islamofobo di estrema destra norvegese che nel luglio del 2011 uccise 77 persone a Oslo e sull'isola di Utoya: "Ho letto gli scritti di Dylan Roof e molti altri, ma ho preso la mia vera ispirazione solo da Breivik". Secondo quanto emerge dal manifesto anti-migrati di 74 pagine dello stesso Tarrant pubblicato su Internet, aveva preannunciato il suo gesto su un forum online e pianificava gli attacchi da due anni.
Le due mitragliatrici usate dal killer erano coperte con scritte in inchiostro bianco che facevano riferimento ad antiche battaglie e più recenti attacchi contro le comunità musulmane: tra queste, una riportava anche il nome 'Luca Traini', l'estremista di destra autore dell'attacco contro migranti compiuto l'anno scorso a Macerata. Parla il suo legale: "Sconcerto e condanna"
L'autore della strage, Brenton Tarrant, aveva preannunciato il suo gesto su un forum online e pianificava gli attacchi da due anni: è quanto emerge dal manifesto anti migrati di 74 pagine dello stesso Tarrant pubblicato su Internet. Il terrorista, riporta il sito australiano News.com.au, aveva preannunciato la strage sul forum '8chan' ed ha scelto di colpire la Nuova Zelanda - che non era il suo obiettivo originale - solo tre mesi fa.
Nel manifesto anti immigrati Tarrant ha spiegato chi è e il motivo delle sue azioni, definite un attacco terroristico. Ha detto di non essere membro di nessuna organizzazione, ma di aver fatto donazioni e interagito con molti gruppi nazionalisti, sebbene abbia agito da solo e nessun gruppo abbia ordinato l'attacco. Ha aggiunto di aver scelto la Nuova Zelanda a causa della sua posizione, per dimostrare che anche le parti più remote del mondo non sono esenti da "immigrazione di massa".
Strage moschee, il racconto dei sopravvissuti
La polizia neozelandese rende noto di aver disinnescato un certo numero di ordigni esplosivi improvvisati trovati all'interno di veicoli dopo le sparatorie nelle moschee.
La premier, che ha parlato di situazione "senza precedenti", ha detto che almeno 10 persone sono state uccise nella moschea di Linwood e le altre nella moschea sulla Deans Avenue, vicino ad Hagley Park.
Sarebbero scampati per un soffio a una delle due sparatorie i giocatori nella nazionale di cricket del Bangladesh. Secondo quanto alcuni di loro hanno scritto sui social media, atleti e i membri dello staff della squadra si stavano avvicinando sul loro autobus alla moschea Masjid Al Noor quando è scoppiata la sparatoria. Cancellato il test match che era in programma domani contro la Nuova Zelanda.
Sparatorie in due moschee in Nuova Zelanda
Messaggio di cordoglio di Papa Francesco: "Profondamente addolorato nell'apprendere della ferita e della perdita di vite umane causate dagli insensati atti di violenza"
Sgomento anche del premier, Giuseppe Conte.
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