"La sottoscrizione definitiva del
contratto della dirigenza medica 2019/21 è un risultato
importante per le lavoratrici e per i lavoratori del Ssn, ora
però subito via alla contrattazione nelle aziende ed al rinnovo
del triennio 22/24". Lo afferma in una nota il segretario
nazionale Fp Cgil medici e dirigenti Ssn Andrea Filippi.
"Sono garantiti - spiega - i diritti su orario di lavoro e
carriere. Le carenze di personale non potranno più ricadere solo
sulle spalle dei professionisti, perché il nuovo contratto di
fatto agisce come leva per un piano assunzionale straordinario.
Difatti, per garantire i servizi serve nuovo personale, invece
di spremere il poco rimasto. Per rendere attrattivo il Servizio
sanitario, inoltre, è necessario intervenire sulle condizioni di
lavoro e sulla conciliazione con la vita personale e familiare".
Nel contratto, osserva, "abbiamo migliorato la possibilità di
conciliazione dei tempi di vita-lavoro anche intervenendo sulle
condizioni economiche del part time e del lavoro agile, ma
servono soprattutto assunzioni di nuovi professionisti. Quanto
alle retribuzioni, garantiamo la concentrazione delle risorse
disponibili per aumentare le voci fisse e ricorrenti della busta
paga, con 240 euro lordi medi mensili di aumento. Gli arretrati
maturati dal 2019 ad oggi sono pari a circa 10 mila euro lordi
procapite che potranno essere erogati già nella busta paga di
febbraio/marzo".
"Siamo consapevoli che sono necessari investimenti e più risorse
oltre che più contrattazione, anche aziendale, per riconoscere
il ruolo di chi sceglie di lavorare per il Ssn, con orgoglio e
spirito di servizio. Ora - conclude - subito via alla
contrattazione nelle aziende ed al rinnovo del triennio 22/24".
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