"Il recepimento della direttiva
europea Csrd, (Corporate sustainability reporting directive),
dovrebbe mantenere invariato l'attuale sistema di equipollenza
con gli esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio della
professione di dottore commercialista ed esperto contabile". È
una delle richieste avanzate dal Consiglio nazionale dei
commercialisti nel corso di un'audizione parlamentare tenutasi
oggi presso le commissioni riunite Giustizia e Finanze della
Camera dei deputati. "Nell'aggiornare la regolamentazione di
attuazione della disciplina legislativa in materia di esame di
idoneità professionale per l'abilitazione all'esercizio della
revisione legale e dell'attestazione della conformità della
rendicontazione di sostenibilità - ha affermato il consigliere
nazionale delegato alla revisione legale Maurizio Masini - si
dovranno tenere in debito conto le competenze e conoscenze
specifiche in materia di rendicontazione e di attestazione della
rendicontazione di sostenibilità già riconosciute dal nostro
ordinamento professionale".
Per l'esponente della categoria professionale "è del tutto
evidente che non vi è nessuna volontà del legislatore europeo di
moltiplicare le prove di esame per svolgere l'attività di
rendicontazione della sostenibilità, nei casi in cui il possesso
di quelle conoscenze sia già stato accertato".
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