Il Consiglio nazionale degli
ingegneri esprime "totale appoggio" all'iniziativa della
presidente dell'Ordine di Trento della categoria professionale
Silvia Di Rosa, che "sta conducendo un'importante battaglia a
difesa del principio dell'equo compenso: di comune accordo con
gli altri Ordini locali delle professioni tecniche, infatti, ha
presentato ricorso al Tar, ritenendo illegittima la procedura di
gara per l'affidamento del progetto di fattibilità
tecnico-economica del Polo ospedaliero universitario di Trento
nella parte in cui consente l'abnorme ribasso nella misura del
50% dell'importo a base di gara, senza garantire, in questo
modo, l'applicazione dell'equo compenso e, di conseguenza, la
necessaria qualità che deve essere necessariamente pretesa per
la progettazione di un opera così importante". Lo si legge in
una nota.
"Garantire la corretta applicazione della legge e, al contempo,
promuovere la qualità del progetto tecnico non è solo un dovere
deontologico, ma anche un impegno verso il bene collettivo. Il
Consiglio nazionale sarà al fianco dell'Ordine di Trento:
l'unità d'intenti tra le Istituzioni è essenziale per ribadire
l'importanza di un approccio tecnico-giuridico rigoroso,
soprattutto quando si tratta di progetti strategici come il
nuovo Polo ospedaliero e universitario del Trentino", si
sottolinea, infine.
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