Il progetto Fca "può essere
veramente considerato, in una logica di profondo cambiamento, un
nuovo libro e non solo un nuovo capitolo" e "per questo spero
vivamente che sia capace di coinvolgere progressivamente e in
tempi il più possibile ristretti i lavoratori dello stabilimento
di Mirafiori che ancora sono all'interno del sistema di cassa
integrazione": sono alcune dei passaggi della dichiarazione
dell'arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, sul piano
Fiat Chrysler.
"Nell'apprendere le notizie riguardanti i contenuti del piano
industriale di Fca presentato a Detroit - esordisce Nosiglia -
desidero manifestare tutta l'attenzione e l'incoraggiamento per
gli obiettivi che sono stati illustrati". Secondo l'arcivescovo
"in un cammino che sappiamo essere di profondo cambiamento per
questa azienda, ritengo importante riconoscere l'impegno profuso
dai suoi responsabili per sollecitare nel nostro Paese una
cultura industriale con caratteristiche globali capaci di
valorizzarne la storia e le competenze".
"Ritengo, per questo motivo, un segno positivo - dice
Nosiglia - che il progetto presentato preveda interventi
concreti, non solo in intermini finanziari, ma anche di fiducia
nel sistema-Paese che è chiamato a vivere un importante tempo di
cambiamento e di faticosa ricerca di nuove opportunità, cercando
di vincere la paura di rischiare strade nuove anche nel suo
assetto istituzionale".
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