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Stato-mafia: chi partecipa all'udienza al Colle

Stato-mafia: chi partecipa all'udienza al Colle

Una quarantina tra giudici, pm, difensori e legali di parte civile

27 ottobre 2014, 18:12

Redazione ANSA

ANSACheck

Giorgio Napolitano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Napolitano - RIPRODUZIONE RISERVATA
Giorgio Napolitano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Saranno in tutto una quarantina le persone che parteciperanno, il 28 ottobre, alla deposizione del Capo dello Stato, al Quirinale, al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. La corte d'assise che celebra il dibattimento è composta dal presidente Alfredo Montalto, dal giudice a latere Stefania Brambille e da otto giudici popolari: sei titolari e due supplenti. Oltre alla corte sarà presente la cancelliera, Valeria Bergamini, che dovrà "chiamare" il processo e predisporre eventuali verbalizzazioni. Per l'accusa, saranno presenti il procuratore facente funzioni Leonardo Agueci, capo dei pm in attesa della nomina del nuovo procuratore, l'aggiunto Vittorio Teresi e i pm Roberto Tartaglia, Nino Di Matteo e Francesco Del Bene.

A fare, per primo, le domande al capo dello Stato dovrebbe essere Teresi, ma non è escluso l'intervento degli altri sostituti. La prima parte dell'esame verterà sull'originario capitolato ammesso dalla corte e cioè sul contenuto di una lettera che l'ex consigliere giuridico del Colle Loris D'Ambrosio scrisse a Napolitano rappresentandogli dubbi e timori su episodi accaduti tra il 1989 e il 1993. La seconda, qualora la corte lo consentisse, potrebbe riguardare l'allarme attentati lanciato dal Sismi nel 1993 proprio nei confronti di Napolitano, "entrato" nel processo dopo l'acquisizione delle riservate dei Servizi sulla vicenda. La corte ha deciso di ammettere all'udienza solo gli avvocati di fiducia o i sostituti processuali delle sette parti civili e dei dieci imputati.

Per il Centro studi Pio La Torre ci sarà l'avvocato Ettore Barcellona, per l'ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, Franco Coppi, per la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Presidenza della Regione siciliana l'avvocatura dello Stato, per il Comune di Palermo l'avvocato Giovanni Airò Farulla, per l'associazione Libera l'avvocato Vincenza Rando, per l'associazione vittime della strage dei Georgofili l'avvocato Nino Ammannato. Presenti poi i legali degli imputati: gli avvocati Basilio Milio, Enzo Musco, Francesco Romito e Giuseppe Saccone per i generali dei carabinieri Antonio Subranni e Mario Mori e per l'ex ufficiale del Ros Giuseppe De Donno; per Marcello Dell'Utri saranno presenti i legali Giuseppe Di Peri e Pietro Federico; per l'ex ministro Nicola Mancino, Massimo Krog e Nicoletta Piergentili Piromallo; per i boss Totò Riina e Leoluca Bagarella l'avvocato Luca Cianferoni, mentre per il capomafia Antonino Cinà il difensore Giovanni di Benedetto e Federica Folli. Il pentito Giovanni Brusca sarà rappresentato dall'avvocato Manfredo Fiormonti, mentre Massimo Ciancimino da Francesca Russo e Roberto D'Agostino. A registrare l'udienza per la verbalizzazione integrale sarà un tecnico Quirinale e non, come di consueto, il perito della corte. Sembra esclusa la presenza del segretario generale del Quirinale, Donato Marra, che, peraltro, ha deposto come teste dell'accusa al processo.

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