"Non sono d'accordo a mettere il canone Rai nella bolletta elettrica. Credo che crei molto scompiglio e molto caos". Lo ha detto Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai ed esponente del Movimento 5 Stelle, a 24 Mattino su Radio 24. "Credo che in questo momento - ha sottolineato Fico - dovremo più che altro parlare di un canone ridotto ma per le fasce che sono più in difficoltà, magari per le giovani coppie. Parlerei di canone sociale e nell'anno che viene farei una riforma più ordinata, senza fretta. Penso che la fretta sul canone sia legata a uno spot molto popolare che il governo vuole fare".
Il presidente della Vigilanza Rai ha riconosciuto che esistono già una serie di sconti sul canone per alcuni casi, ma a suo giudizio "non sono ben definiti e non sono molto ampi". Fico ha parlato di 'canone sociale': "Significa che una serie di pensionati anche con una soglia oltre il minimo della pensione, anche 8-900 euro al mese, possono non pagare il canone dopo una certa età. E possono assolutamente non pagarlo anche le giovani coppie. Ci sono persone che hanno handicap sensoriali ai quali la Rai ancora non garantisce un servizio pubblico sottotitolato al 100% e queste persone pagano un canone intero. Si potrebbero fare tanti modelli di fasce di esenzione e raggrupparli in una sorta di canone sociale".
Fico a 24 Mattino: accorpamento testate? Per dg risparmi da 100 mln
"Ho chiesto a Gubitosi quanto pensava di risparmiare con l'accorpamento delle testate Rai e lui ha ipotizzato circa un 20%. L'informazione in Rai ci costa circa 500 milioni e risparmiare 100 milioni l'anno non sarebbe assolutamente male". Lo ha detto il presidente della Vigilanza Rai, Roberto Fico (M5S), a 24 Mattino su Radio 24. "Una ristrutturazione dell'informazione all'interno della Rai non c'è dubbio che debba avvenire - ha detto Fico - perché secondo me così non si può continuare. Però le strade sono varie. Noi del M5S leghiamo una riforma dell'informazione a una riforma anche della governance che stiamo scrivendo e che a breve presenteremo. E se noi non conosciamo bene l'indipendenza del Cda Rai e a scendere un ridisegno del servizio pubblico partiamo da un'operazione che potrebbe rimanere zoppa".
Quanto ai cinque inviati Rai in Australia per seguire il G20, "com'è possibile che 5 troupe vadano a seguire Renzi - si è chiesto il presidente della Vigilanza - e magari fanno lo stesso servizio o comunque un servizio molto simile? Perché noi possiamo avere vari punti di vista e varie angolature e questo potrebbe essere una risorsa per il servizio pubblico quando si segue un presidente del Consiglio all'estero ma se fanno lo stesso servizio è proprio uno spreco di denaro pubblico. Anche se in questo momento non c'è ancora il piano approvato di ristrutturazione, le direzioni dei tg si potrebbero anche parlare quando c'è un evento del genere". Fico è tornato anche sulla presenza di Luisa Todini, presidente di Poste Italiane, in cda: "Bene che la Todini lasci l'incarico. Però com'è possibile che si nomini un consigliere di amministrazione Rai alle Poste? E' questo il punto".
"In un Paese che vive sui conflitti di interesse in generale non possono esserci queste incompatibilità - ha detto - anche se non ci sono queste incompatibilità a norma di legge, a volte la legge non è per forza qualcosa che deve essere scritta. Esiste anche un'etica, una legge di opportunità, una legge morale che tutti devono avere. Soprattutto le persone che hanno questi incarichi devono averla ancora di più, come noi parlamentari". Infine un appello al sottosegretario Giacomelli e alla presidente Tarantola di "dare seguito immediatamente al contratto di servizio che porterebbe tanti miglioramenti".
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