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Il Papa agli ortodossi, ritrovare unità non è sottomissione

Il Papa agli ortodossi, ritrovare unità non è sottomissione

'Per unità non vogliamo imporre nulla'

ISTANBUL, 01 dicembre 2014, 10:05

Redazione ANSA

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Papa Francesco e il patriarca ecumenico Bartolomeo ANSA/ALESSANDRO DI MEO © ANSA/EPA

Papa Francesco e il patriarca ecumenico Bartolomeo ANSA/ALESSANDRO DI MEO © ANSA/EPA
Papa Francesco e il patriarca ecumenico Bartolomeo ANSA/ALESSANDRO DI MEO © ANSA/EPA

Il "ristabilimento della piena comunione" tra cattolici e ortodossi "non significa né sottomissione l'uno dell'altro, né assorbimento, ma piuttosto accoglienza di tutti i doni che Dio ha dato a ciascuno per manifestare al mondo intero il grande mistero della salvezza". Lo ha detto il Papa al Patriarcato ecumenico di Istanbul.

"Voglio assicurare a ciascuno di voi che, per giungere alla meta sospirata della piena unità, la Chiesa cattolica non intende imporre alcuna esigenza, se non quella della professione della fede comune". Lo ha affermato papa Francesco durante la "divina liturgia" per la festa di Sant'Andrea al Patriarcato ortodosso di Istanbul. "Siamo pronti a cercare insieme - ha detto ancora il Pontefice -, alla luce dell'insegnamento della Scrittura e dell'esperienza del primo millennio, le modalità con le quali garantire la necessaria unità della Chiesa nelle attuali circostanze". "L'unica cosa che la Chiesa cattolica desidera e che io ricerco come Vescovo di Roma, 'la Chiesa che presiede nella carità', è la comunione con le Chiese ortodosse", ha aggiunto Bergoglio. 

"Nel mondo, ci sono troppe donne e troppi uomini che soffrono per grave malnutrizione, per la crescente disoccupazione, per l'alta percentuale di giovani senza lavoro e per l'aumento dell'esclusione sociale, che può indurre ad attività criminali e perfino al reclutamento di terroristi", ha detto il Papa nel Patriarcato di Istanbul.

"Come cristiani siamo chiamati a sconfiggere insieme quella globalizzazione dell'indifferenza che oggi sembra avere la supremazia e a costruire una nuova civiltà dell'amore e della solidarietà": così papa Francesco rivolgendosi al mondo ortodosso, durante la "divina liturgia" di Sant'Andrea nella chiesa del Patriarcato ecumenico di Istanbul. 

"Non possiamo rassegnarci a un Medio Oriente senza i cristiani, che lì hanno professato il nome di Gesù per duemila anni": lo affermano papa Francesco e il patriarca ecumenico Bartolomeo nella dichiarazione congiunta firmata oggi a Istanbul.

"Esprimiamo la nostra sincera e ferma intenzione, in obbedienza alla volontà di nostro Signore Gesù Cristo, di intensificare i nostri sforzi per la promozione della piena unità tra tutti i cristiani e soprattutto tra cattolici e ortodossi": così papa Francesco e il patriarca ecumenico Bartolomeo nella dichiarazione congiunta firmata oggi a Istanbul. "Vogliamo inoltre sostenere - aggiungono - il dialogo teologico promosso dalla Commissione Mista Internazionale, che, istituita esattamente trentacinque anni fa dal Patriarca Ecumenico Dimitrios e da Papa Giovanni Paolo II qui al Fanar, sta trattando attualmente le questioni più difficili che hanno segnato la storia della nostra divisione e che richiedono uno studio attento e approfondito".

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