"Landini deve smettere di usare il nome di Bruno Trentin come ispiratore del proprio pensiero e della propria azione. Trentin pensava ed agiva in modo assolutamente diverso rispetto all'attuale segretario della Fiom. Era critico, com'è noto per chi l'ha letto e ne ha condiviso l'azione sindacale, verso l'autonomia del politico, ma altrettanto critico verso l'autonomia del sociale che inevitabilmente conduce all'isolamento velleitario o al corporativismo". Così la vedova dell'ex leader storico della Cgil Marcelle Padovani in una dichiarazione
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