Matteo Renzi inganna l'attesa dell'esito delle regionali, sfidando a pro evolution Soccer sulla play station Matteo Orfini. La foto dei due che giocano è stata postata su Istagram.
Pensavano di festeggiare un risultato tondo, il 6 a 1, ed invece con il passare delle ore i molti ministri e lo stato maggiore del Pd, riuniti al Nazareno, hanno dovuto abbassare le attese e sperare nell'attesa. "Tutti i sondaggi erano sbagliati", sussurrano a mezza bocca i dirigenti dem che, pur mantenendo la cautela, devono prendere atto che la partita delle regionali era più complessa delle previsioni. "La sinistra in Liguria è riuscita nell'obiettivo di indeborlirci", è l'analisi dei fedelissimi del premier, più stupiti in realtà dal risultato dell'altra regione in bilico, la Liguria. E' vero, come consigliano i politici navigati, che la notte è lunga. Ma l'analisi delle prime proiezioni dà più motivi di preoccupazione allo stato maggiore del Pd: non solo in Liguria Lella Paita sconta quella che Matteo Orfini definisce una "scissione" nel Pd. Ma in Umbria Catiuscia Marini dovrà sudare la riconferma nonostante sia governatrice uscente e, a differenza che in Liguria, il centrosinistra si presentava unito. "Per non parlare di un dato, emerso dalle proiezioni - evidenzia un dirigente - che, se confermato, deve farci molto riflettere: il Pd sarebbe secondo partito in Campania e in Puglia nonostante i candidati abbiano vinto". Renzi, arrivato verso mezzanotte al Nazareno, invita tutti ad aspettare e a non perdere la calma. Ma il nervosismo è evidente anche nella reazione via tweet ai primi commenti di Sergio Cofferati. D'altra parte il premier, in campagna elettorale, non aveva lesinato gli attacchi alla "sinistra masochista" e al Pastorino "Bertinotti 2.0" che, dopo aver perso le primarie, avevano deciso di mettere i bastoni tra le ruote al Pd in una roccaforte rossa. Dove ora M5S rischia di diventare il primo partito mentre in un'altra regione rossa, l'Umbria, impressiona l'avanzata della Lega, secondo partito anche nella regione del presidente del consiglio. Pare evidente che la vicenda degli impresentabili ed il "blitz" di Rosy Bindi su Vincenzo De Luca abbia avuto effetti più in Liguria e Umbria che in Campania. "Non è un voto sul governo", mettono le mani davanti Matteo Orfini e Ettore Rosato. Ma certo, se il risultato sarà il 4 a 3, bisognerà rivoluzionare il partito non solo sul territorio. E andare fino in fondo in una rottamazione che in alcune regioni non è avvenuta. Mentre al Nazareno, a quanto si apprende, Renzi potrebbe pensare ad un avvicendamento con Lorenzo Guerini che diventerebbe il capogruppo alla Camera e Luca Lotti al Nazareno a prendere le redini del partito.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA