E' iniziata a Palazzo Madama una nuova riunione del Pd sulle riforme Costituzionali, alla presenza del ministro Maria Elena Boschi e dei sottosegretari Ivan Scalfarotto e Luciano Pizzetti. In attesa dell'arrivo di Anna Finocchiaro, che per un contrattempo con l'aereo giungerà alle 17, sono riuniti i presidenti dei gruppi Pd di Camera e Senato, Ettore Rosato e Luigi Zanda, i capogruppo in Commissione Doris Lomoro (della minoranza) e Emanuela Fiano, nonché Barbara Pollastrina (anch'essa della minoranza) e il senatore Francesco Verducci, coordinatore dei "giovani turchi".
"Quello della Legge elettorale è un capitolo chiuso". Lo ha detto Luca Lotti a Catanzaro. "Non credo sia opportuno - ha aggiunto - nemmeno riaprire questa discussione. Ora approviamo la riforma del Senato e poi vedremo tutto il resto. In questo momento è più importante portare a casa il risultato su questa riforma". "Non credo ci siano margini per la riforma dell'articolo 2". Lo ha detto Luca Lotti in merito al dibattito sulle riforme. "Comunque vediamo - ha aggiunto - siamo disponibili a tutto, parliamo, discutiamo, trattiamo purchè, e lo abbiamo detto mille volte, non si torni indietro, non si riparta daccapo e purchè la riforma venga approvata il prima possibile"
"I sindacati hanno contribuito in parte a bloccare il Paese". Lo ha detto il ministro Maria Elena Boschi alla festa dell'Unità a Firenze, auspicando poi che i sindacati si rimettano in discussione.
"Sono sicura che alla fine prevarrà il senso di responsabilità anche da parte di Ncd". Lo ha detto il ministro alle Riforme, Maria Elena Boschi, parlando a margine della Festa dell'Unità di Firenze. "Penso che i senatori saranno saggi e non vorranno fermare il percorso".
"Non capisco di cosa parli il senatore Quagliariello. Credo occorra fare un po' di chiarezza". Lo dice il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini interpellato dall'ANSA. "Siamo su due piani distinti: Per quanto riguarda le riforme ci sono varie ipotesi di accordo e lo troveremo; quanto all'Italucum, non si tocca.
"Le riforme andranno avanti. L'Italia ha svoltato e non si torna indietro": così il premier Matteo Renzi da New York ha risposto a chi gli chiedeva delle difficoltà incontrate sulla strada per la riforma sul Senato. L'Italia ha finalmente svoltato. Non siamo più il problema economico dell'Europa, non siamo più la minaccia finanziaria del mondo. E dopo anni di segno meno crescono tutti gli indicatori. È davvero un periodaccio per i nostri amici gufi abituati a roboanti comunicati stampa dopo ogni dato Istat e oggi comprensibilmente sono più sobri nelle loro dichiarazioni".
"Ho letto molte polemiche per la mia scelta" di andare a New York per la finale degli Us Open. "Fosse stato il calcio, non avrebbe detto niente nessuno. Ma è tennis, tennis femminile, e allora in tanti hanno storto la bocca come fosse sport di serie B". Lo afferma Matteo Renzi. "Rispetto tutti. Chi vuole vivere di rancore, faccia pure".
il mio pensiero sulla finale di ieri http://t.co/m5NrJLa9Zt pic.twitter.com/q8pspw31Ks
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 13 Settembre 2015
"A New York per dire a mondo Italia capace di tutto"- "Credo che un grande Paese come l'Italia, una comunità nazionale stia insieme anche grazie a emozioni condivise e non solo a statistiche. Quelle ragazze ci hanno emozionato e reso orgogliosi. L'Italia con i suoi rappresentanti, con il suo Comitato Olimpico, era lì con loro. A dire brave, a dire grazie, a dire al mondo che ci guardava che &ndash come sempre &ndash l'Italia è capace di tutto. Noi oggi ci teniamo stretti questa inattesa felicità". Lo scrive Matteo Renzi sulle polemiche per la sua presenza agli Us open.
"Orgogliosi di una meravigliosa storia italiana" - "Due ragazze del sud, due giovani donne trentenni, due tenniste straordinarie hanno compiuto un'impresa nella quale non credeva nessuno, nemmeno loro. Hanno colorato d'Italia gli US Open giocandosi la finale e distruggendo il sogno della numero 1, Serena Williams. Hanno ammutolito NYC che poi le ha abbracciate in una ovazione entusiasmante e ci hanno reso orgogliosi di essere italiani". Così il premier Matteo Renzi racconta nella sua newletter la finale degli Us Open tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci. "È la grande forza dello sport, come dimostra Fabio Aru che trionfa alla Vuelta. O i successi di sportivi più o meno noti, in tutte le discipline. Ma le vittorie di Pennetta e Vinci, e il trionfo di Flavia in finale, non sono solo tennis. È molto più che tennis. È una meravigliosa storia italiana, di donne che non rassegnandosi e non arrendendosi dimostrano che siamo capaci di tutto, persino di vincere quando non ci crede nessuno".
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