Di fronte "all'avanzata di nuovi deserti, creati da una cultura del materialismo e della indifferenza verso gli altri" il Papa, nella messa nel campus della università di Nairobi, ha fatto appello anche ai giovani: "i grandi valori della tradizione africana, la saggezza e la verità della parola di Dio - li ha esortati - vi guidino nell'impegno di formare una società che sia sempre più giusta, inclusiva e rispettosa della dignità umana". Il rito, probabilmente il più ampio raduno di massa nel viaggio papale in Kenya, è celebrato in inglese e lingue swahili, masai, kiriborana, turkana, e animato da canti africani e della tradizione latina, e da danze. Le lingue locali sono usate anche nelle preghiere dei fedeli, mentre la preghiera eucaristica è recitata in latino. Papa Bergoglio celebra sotto una struttura realizzata per questa occasione, una specie di gazebo aperto sormontato da una tettoia che ricorda quella di una chiesa. Il rito si svolge nel Central Park, ma la folla segue anche nel vicino Uhuru Park, grazie ai maxischermi. Anche oggi piove a Nairobi, e i fedeli si riparano sotto ombrelli multicolori.
Partecipa alla messa anche il presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, mentre il saluto al Papa è affidato all'arcivescovo di Nairobi, cardinale John Njue. "In obbedienza alla Parola di Dio, - ha detto il Papa nell'omelia, pronunciata in italiano, mentre il traduttore traduceva paragrafo per paragrafo - siamo anche chiamati ad opporre resistenza alle pratiche che favoriscono l'arroganza negli uomini, feriscono o disprezzano le donne e minacciano la vita degli innocenti non ancora nati. Siamo chiamati - ha aggiunto - a rispettarci e incoraggiarci a vicenda e a raggiungere tutti coloro che si trovano nel bisogno. Le famiglie cristiane hanno questa missione speciale: irradiare l'amore di Dio e riversare l'acqua vivificante del suo Spirito. Questo è particolarmente importante oggi, perché assistiamo all'avanzata di nuovi deserti, creati da una cultura del materialismo e dell'indifferenza verso gli altri".
Papa Francesco ha concluso invitando ad essere "discepoli missionari", "uomini e donne che siano canali della grazia di Dio, che permettano alla sua misericordia, benevolenza e verità di diventare elementi per costruire una casa che rimanga salda, una casa che sia un focolare, dove fratelli e sorelle vivano finalmente in armonia e reciproco rispetto". I cattolici in Kenya sono il 32,3 per cento su 42,961 milioni di abitanti. (giovanna.chirri@ansa.it).
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