ROMA, 13 GEN - "La realtà è quella di una società italiana che può e vuole contare sul bene inestimabile della famiglia composta da un padre, una madre e dei figli. Certo, la stessa società registra al suo interno anche la presenza crescente di unioni di segno diverso. Lo Stato ha il dovere di dare risposte a tutti, nel rispetto del bene comune prima e più che del bene dei singoli individui". Lo afferma monsignor Nunzio Galantino, segretario della Conferenza episcopale italiana (Cei), in un'intervista al Corriere della Sera in cui apre a una legge sulle unioni civili che però non si occupi di adozioni.
Galantino trova il disegno di legge Cirinnà avvolto in un "velo di ipocrisia" e ritiene necessario scorporare la questione delle adozioni. "Perché non capire che la stepchild adoption non è necessariamente legata al tema delle Unioni civili e che essa va trattata in altra sede?", si chiede. "Il problema è che alcuni fanno fatica a rinunziare al velo di ipocrisia che avvolge il testo del ddl liberandolo, per esempio, dai continui rimandi al diritto matrimoniale".
Per il vescovo è comunque "faticoso capire qual è oggi il testo definitivo. Quello che comunque mi impressiona negativamente è - in alcune situazioni ipotizzate - l'assenza di attenzione nei confronti di quelli che poi subiscono le conseguenze di certe scelte: i bambini! Prendiamo, ad esempio, l'assurdità dell'utero in affitto, come possibilità non troppo remota seppur camuffata. Mi chiedo perché non viene data pubblicità alle tante controversie - non solo giuridiche - che si accompagnano a questa pratica? Ho l'impressione che la nostra società e le soluzioni che attraversano la proposta di legge siano 'adultocentriche': il 'diritto' al figlio, la pretesa in alcuni casi di volerne determinare le fattezze fisiche e le qualità interiori mi sembrano pratiche eugenetiche, non molto lontane da quelle universalmente condannate nel secolo scorso e che portavano un nome tristemente noto".
Quanto a un eventuale Family Day, Galantino dice che se un vescovo vorrà parteciparvi dovrà farlo a titolo personale e senza pretendere che vi partecipino gli altri.
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