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M5s: Abbraccio Casaleggio-Raggi, avanti con chi ti fidi

M5s: Abbraccio Casaleggio-Raggi, avanti con chi ti fidi

Vertici a sindaco,ma ora stop passi a vuoto.Tutino resta in pole

PALERMO, 26 settembre 2016, 08:35

di Michele Esposito

ANSACheck

Beppe Grillo e Davide Casaleggio abbracciati sul palco della festa M5s a Palermo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Beppe Grillo e Davide Casaleggio abbracciati sul palco della festa M5s a Palermo - RIPRODUZIONE RISERVATA
Beppe Grillo e Davide Casaleggio abbracciati sul palco della festa M5s a Palermo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mentre su un prato zuppo di pioggia la folla ancora la applaudiva, Virginia Raggi è rientrata nel backstage del Foro Italico di Palermo e ha trovato, tra i primi a complimentarsi, Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Ovvero il garante dei 5S e il figlio del loro indimenticato 'cervello'. Un abbraccio che è anche il sigillo di un asse sul quale da qui in avanti - almeno nel medio periodo - il M5S proverà a spegnere ogni focolaio a Roma. Dove ora, è il messaggio dei vertici, bisogna procedere in fretta con le nomine degli assessori. Andando avanti con le persone di cui la sindaca più si fida, a prescindere dal loro passato politico.

L'invito ad un cambio di passo, insomma, ma sulla base di una fiducia che oggi appare saldissima. Con questo 'bagaglio' la sindaca di Roma torna da Palermo. E nelle prossime 24-48 ore potrebbe definire la sua squadra in Campidoglio: con Salvatore Tutino che, nonostante la 'zavorra' degli attacchi che gli rivolsero nel 2013 i 5 Stelle, viene ancora dato tra i nomi in pole al Bilancio. E Raggi torna a Roma con sulle 'spalle' uno dei suoi discorsi più politici da quando guida il Campidoglio: un discorso nel quale non lesina un attacco frontale al premier Matteo Renzi, pungolandolo sulle Olimpiadi e sul referendum. Un 'upgrade' dialettico, quello della sindaca capitolina, arricchito dai venti minuti abbondanti concessi al suo intervento: un'enormità rispetto, ad esempio, al ben più breve intervento dell'altra sindaca 'star' Chiara Appendino.

E quella di Raggi a Palermo è stato anche il suo debutto tra i 'frontman' del Movimento. Ruolo, tra l'altro, che l'accomuna ad Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio, ovvero ai suoi sponsor più convinti tra i 5 Stelle. A farle da apripista è l'incontro, in mattinata, con Beppe Grillo e Davide Casaleggio.

Un incontro avvenuto nell'albergo-quartier generale dei 5S e nel quale, raccontano gli ambienti pentastellati, si è parlato poco delle beghe interne e tanto delle cose da fare a Roma. Con qualche escursione su temi più futuristici, come il rapporto tra ambiente e le città del domani sul quale è stato Grillo a soffermarsi. Casaleggio, raccontano, ha soprattutto ascoltato. E a parlare è stata in buona parte dei 40 minuti di colloquio proprio Raggi. Che ha salutato i suoi interlocutori ricevendo un messaggio di incoraggiamento che suonava un po' così: "è stata dura, ma ora avanti".

"Adesso pensiamo alle cose da fare, e a raccontare cosa facciamo", osserva Max Bugani, che aveva lasciato l'albergo dell'incontro con Raggi proprio con Casaleggio. Tutto rientrato, quindi? Per ora, sembrerebbe di sì, ma con il deficit degli "errori" dell'inizio, quando era "sbagliato anche dire che tutti ci attaccavano", si racconta negli ambienti pentastellati più 'autorevoli'. Ora, è il monito che arriva a Raggi, bisogna "fare il Movimento anche a Roma". In questo caso la fiducia confermata oggi dopo il post di Grillo (in cui sottolineava che "Virginia non si tocca") non verrà intaccata. E pazienza se la sindaca vorrà andare avanti con il 'raggio magico' composto da Raffaele Marra e Salvatore Romeo. "Certo se troviamo un sms di Alemanno allora no...", afferma tra il serio e il faceto un pentastellato. A testimonianza del fatto che Raggi, per una parte dei M5S, resti sotto osservazione. E della distanza che resta con gli 'ortodossi' del Movimento. Una distanza accertata anche dal veloce saluto registrato tra la sindaca e Carla Ruocco. 
   

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