Regolamentare il web per frenare le "bufale" che vengono diffuse in rete e limitare il linguaggio a volte sopra le righe "sarebbe un errore dalle conseguenze tragiche". Lo scrive sul blog di Beppe Grillo il vicedirettore di Libero Franco Bechis, che boccia la proposta del presidente dell'antitrust Pitruzzella e critica le parole dette nel discorso di fine anno da Sergio Mattarella sull' "odio" che circola sul web .
Bechis cita una lunga serie di "fake news" pubblicate negli anni dalla carta stampata (dalle foto false di terroristi alla signora che prende il sole nuda in terrazzo provocando tamponamenti a catena). Insomma "decenni di bufale quotidiane" e di "balle restate impunite". Perché allora prendersela con il web? Quanto ai toni , il vicedirettore di Libero osserva: "Allora, presidente Mattarella, niente inutili ipocrisie: lei che ha vissuto in prima fila gli anni Ottanta e Novanta, sa benissimo che è ridicolo "l'odio e la violenza delle parole" del web, rispetto a quel che la politica ha vissuto in quegli anni.
Si rilegga e si riveda i comizi politici di anni in cui il web non esisteva o era a disposizione di pochi adepti: i toni di oggi hanno profumo di rosa e violette rispetto a quelli di allora. Siccome al Quirinale o all'Antitrust questo è noto, il fumo che si alza serve ad annebbiare la scure della censura pronto ad abbattersi su quella libertà spicciola di espressione donata ai signori nessuno, al comune cittadino da quella grande invenzione che è il web".
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