Prosegue la polemica tra il Pd e Beppe Grillo dopo che ieri i Dem hanno pubblicato uno stralcio della memoria difensiva con cui il leader M5s risponde a una querela del partito democratico perché il comico genovese in un post sul suo blog lo aveva accusato di essere "colluso" con criminali. "Il comico 'non è responsabile, né gestore, né moderatore, né direttore, né provider, né titolare del dominio, del Blog, né degli account Twitter, né dei Tweet e non ha alcun potere di direzione né di controllo sul Blog, né sugli account Twitter, né sui tweet e tanto meno su ciò che ivi viene postato'. Cioè scrive insulti e poi finge di non sapere chi è stato? Una sola parola: vergognati, caro Beppe Grillo", scriveva su Facebook il tesoriere Dem Francesco Bonifazi.
"Il Pd rosica", replica Grillo oggi declinando ogni responsabilità su post non direttamente firmati da lui.
"Il Blog beppegrillo.it - scrive il comico sul suo blog - è una comunità online di lettori, scrittori e attivisti a cui io ho dato vita e che ospita sia i miei interventi sia quelli di altre persone che gratuitamente offrono contributi per il Blog. Il pezzo oggetto della querela del Pd era un post non firmato, perciò non direttamente riconducibile al sottoscritto. I post di cui io sono direttamente responsabile sono quelli, come questo, che riportano la mia firma in calce. Nessuno scandalo, nessuna novità. Se non il rosicamento del Pd per aver per il momento perso la causa, cosa che Bonifazi ha scordato di dire. Nessuna diffamazione. Nessun insulto. Semplice informazione libera in rete. Malox?". Il comico genovese annuncia, nello stesso post, la ripresa del tour per il suo spettacolo: "Dal 25 marzo riprende lo spettacolo Grillo Vs Grillo, con l'aggiunta dei "calcoli di Grillo". Prima tappa a Lugano e poi Torino, Cerea, Piacenza, Livorno e, ultima, il 5 maggio, a Legnano.
La contro-replica del Pd - "Scusa Beppe questo non è firmato in modo chiaro. Sei tu o no?". Lo scrive Cosi Francesco Bonifazi, tesoriere del Pd, replicando su FB all'ultimo post di Beppe Grillo. "Vigliacco e bugiardo. Vigliacco - prosegue - perché non hai il coraggio di assumerti la responsabilità di quello che scrivi e pensi. Bugiardo perché non dici la verità quando affermi che il PD ha perso la causa. Per chi fosse interessato alla vicenda, la verità è che il processo deve ancora svolgersi e di sicuro il giudice deciderà nella libertà del suo convincimento e non per i suggerimenti di Beppe #bugiardo.... E poi perché su Facebook e Twitter hai il bollino dell'autenticità? Perché dici le bugie, caro vecchio Beppe?".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA