Il governo, con il sottosegretario Pier Paolo Baretta, chiede nell'Aula del Senato più tempo per tentare di arrivare ad "una soluzione più unitaria possibile" sulle banche. I presentatori delle mozioni che si sarebbero dovute votare oggi accolgono la richiesta, se è per arrivare, come dice Loredana De Petris, "ad uno sforzo di sintesi" e se si arriverà comunque al voto "entro la prossima settimana", come chiede uno dei firmatari, Andrea Augello. MdP che aveva annunciato il suo no alla mozione del Pd dice sì al rinvio, ma "a patto", sottolinea Cecilia Guerra, "che si arrivi ad una calendarizzazione della decisione per martedì prossimo". In Aula si è fatta sentire l'assenza dei senatori della Lega che hanno anche rinunciato ad illustrare la loro mozione.
"Le mozioni presentate - spiega Baretta - affrontano sostanzialmente due grandi problemi: quello della responsabilità degli amministratori e quello della tutela dei risparmiatori. Sulla prima, le mozioni si assomigliano molto". "Allora - prosegue - io direi di prendere come riferimento su questo punto quella presentata nella mozione Guerra di Mdp e si pone il problema di capire se valga la pena di trovare un punto d'intesa".
"Punto più delicato - osserva sempre il sottosegretario - è quello della tutela dei risparmiatori perché impatta molto con le normative europee. E su questo la mozione sulla quale si può lavorare un po' è quella della De Petris. Bisogna lavorare per trovare il più possibile una convergenza unitaria. La mia disponibilità a comporre una soluzione che sia il più unitaria possibile c'è". Pertanto Baretta chiede che non si voti oggi e che si rinvii.
"La proposta non ci giunge inattesa - ammette il presidente dei turno Maurizio Gasparri - ma sul fatto che il governo chieda tempo dovrà essere la Capigruppo a decidere. E si dovrà fare probabilmente un inserimento nel calendario dei lavori già fissato". Andrea Augello dice che la proposta del governo per il suo gruppo di "Federazione per la Libertà" va bene: "Valuteremo seriamente la proposta ma la nostra richiesta è che si giunga alla votazione sulle mozioni al massimo entro una settimana".
D'accordo anche il senatore di FI Carrara che sottolinea però come il governo su questa materia "abbia sempre dimostrato grande capacità di pattinare" e avverte: "Per favore si arrivi ad una conclusione in tempi rapidi". Analogo l'intervento della presidente del gruppo di Mdp Cecilia Guerra: bene ma si voti presto, al massimo entro martedì prossimo.
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