Non è tra i trentuno ex consiglieri, dirigenti e sindaci revisori, coinvolti nell'udienza preliminare sul crac Etruria ma il suo nome è tra quelli contenuti nel fascicolo che riguarda le obbligazioni subordinate e che ipotizza i reati di falso in prospetto e ricorso abusivo al credito. Sessantanove anni, ex dirigente di Coldiretti, Pierluigi Boschi, padre dell'attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena, è stato vice presidente del consiglio di amministrazione della banca finita nel vortice giudiziario dopo il crollo e il conseguente commissariamento.
Pierluigi Boschi non è rientrato nei trentuno nomi che affrontano proprio in questi giorni l'udienza preliminare sul crac dell'istituto bancario aretino perchè non faceva parte del cda incriminato, quello presieduto da Giuseppe Fornasari finito sotto inchiesta per le grandi sofferenze che avrebbero portato al dissesto definitivo di Banca Etruria. Una storia di finanziamenti erogati e mai rientrati, elargiti secondo procedure "discutibili" finite nel mirino del pool di magistrati che hanno indagato sul doppio filone bancarotta. Non è invece escluso dalla parte che riguarda la maxi liquidazione all'ex direttore generale Luca Bronchi. Qui resta formalmente indagato perchè il Procuratore Roberto Rossi non ha mai chiesto l'archiviazione ma tuttavia fuori dalle richieste di rinvio a giudizio.
Il nome di Pierluigi Boschi è inserito invece nel registro degli indagati circa le subordinate (deliberate nel 2013), quello aperto dopo le multe comminate agli ex membri del consiglio e dirigenti dalla Consob, perchè faceva parte del cda come consigliere semplice. Si tratta di un filone di indagine che punta a far chiarezza sui prospetti che non sarebbero stati chiari e che dunque avrebbero provocato un ricorso abusivo al credito. Di questo fascicolo si è parlato proprio in queste ore e da qui nasce la precisazione, attraverso una lettera a Pier Ferdinando Casini, del Procuratore Rossi dove lo stesso specifica che "dire non è imputato non significa che non è indagato". Pierluigi Boschi è stato vice presidente invece dell'ultimo cda di Etruria, insediatosi nel maggio del 2014 e terminato l'undici febbraio 2015 con i commissari che entrarono fisicamente nella sala dove si stava svolgendo. Un anno dopo si sarebbe verificato il fallimento della banca.
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