"Sono da sempre convinto che Marcello Dell'Utri sia detenuto a seguito di una sentenza ingiusta. Ma, al di là della sentenza, secondo l'articolo 27 della Costituzione le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato". Lo afferma in una nota l'avvocato Niccolò Ghedini.
"Non è dato comprendere quale rieducazione vi possa essere nel trattenere in carcere non consentendogli di curarsi in ospedale, un uomo di 76 anni gravemente ammalato per un tumore e cardiopatico. Non è dato altresì comprendere quale sia l'umanità contenuta in un trattamento carcerario siffatto. Se la Magistratura ritiene di poter così interpretare le norme, credo sia giunto il momento che la politica e le istituzioni al di là delle appartenenze, intervengano per non consentire che Marcello Dell'Utri muoia in breve tempo in carcere senza le cure adeguate", conclude Ghedini.
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