Sono circa un terzo, nella seconda giornata di registrazioni a Montecitorio, i deputati neoeletti che si sono presentati tra ieri e la mattinata di oggi alla sala del Mappamondo di Montecitorio. In 153 hanno già completato la registrazione, una cinquantina deve ancora concludere le procedure, per un totale di 213.
In mattinata si è presentato il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio e anche uno dei 'papabili' per la presidenza della Camera, Riccardo Fraccaro, oltre a diverse new entry tra i pentastellati.
"Prima e dopo. E ora pronti ad affrontare la XVIII legislatura": così in un post su facebook il capo politico del M5S Luigi Di Maio pubblicando la foto dei suoi due tesserini da deputato: quello della precedente legislatura e quello, ottenuto in mattinata a Montecitorio con la registrazione, della legislatura che sta per aprirsi.
Emozione e curiosità, i neofiti del palazzo arrivano a gruppetti, si presentano tra loro. E c'è anche chi viene a chiedere lumi perché sa di essere eletto ma non ha ricevuto il telegramma ufficiale. Alla spicciolata sono arrivate a registrarsi alcune neoelette del Pd, da Marianna Madia, ministro della P.a. al suo terzo mandato da deputata, a Lucia Annibali, alla sua 'prima' in Parlamento.
Il più giovane senatore eletto, Francesco Laforgia di Leu - a febbraio ha compiuto 40 anni, l'età minima per candidarsi a Palazzo Madama - è stato tra i primi a registrarsi nel secondo giorno dedicato all'accoglienza nella Sala Nassiriya. Poco più di una decina i neo senatori che si erano presentati prima di mezzogiorno, portando il totale oltre 100 con la novantina di lunedì, in grandissima parte M5S per l'assemblea del gruppo.
In attesa delle nuove star del Senato, Matteo Renzi e Matteo Salvini in primis, si sono visti Francesco Bonifazi del Pd, già deputato, tesoriere nazionale del partito, e il neofita renziano Dario Parrini, 45enne eletto in provincia di Firenze. Inoltre Riccardo Nencini, una conferma a Palazzo Madama, segretario dei socialisti eletto con i dem, e l'altro rieletto Gianluca Castaldi di M5S. I grillini schierano per la prima volta anche il bancario Stanislao Di Piazza, detto Steni, eletto a Palermo. Confermato pure Antonio De Poli, già questore del Senato, eletto nel centrodestra con Noi con l'Italia. Di Forza Italia il primo a registrarsi stamani, il neo senatore Giancarlo Serafini.
Neoeletti in Senato, la carica delle matricole 5 stelle - Addio sandali e camicia, arriva la carica di professori universitari, ingegneri, medici, avvocati: l'avvio delle registrazioni ufficiali per i neo eletti in Senato è una fotografia del nuovo mondo pentastellato che si affaccia in Parlamento. Il primo giorno di scuola venerdì 23 con l'avvio delle sedute di Camera e Senato (dove a presiedere ci sarà Giorgio Napolitano) per l'elezione dei rispettivi vertici, ma complice l'assemblea del gruppo penstastellato, che conta 112 componenti in tutto, l'apertura delle porte per gli adempimenti formali ha visto una lunga fila a cinque stelle snodarsi per buona parte del pomeriggio al piano terra di Palazzo Madama.
Aquesta tornata, le matricole sono 207, 38 gli ex deputati e 75 i senatori confermati, inclusi quelli a vita. La ministra dell'Istruzione, ed ex vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli del Pd e Paola Binetti, eletta con Noi con l'Italia, hanno però battuto in velocità tutti arrivando poco dopo l'apertura alle 14.30. Una copia della Costituzione, il nuovo regolamento del Senato e i trattati europei sono la dote che viene affidata a ciascuno una volta sbrigati gli adempimenti e posato per la foto di rito, che accompagnerà il profilo web.
In Senato arriva anche Vasco Errani, eletto con LeU, ed Emma Bonino, Stefania Craxi (Fi) e Elio Lannutti, anche lui però eletto con i 5S. Non perde tempo anche il più giovane dei nuovi eletti nel centrodestra: si chiama Marco Siclari, ha 40 anni e milita in Forza Italia da quando ne aveva 17. Ma soprattutto, non manca di sottolineare, è stato l'unico nel centrodestra, ad averla spuntata in un collegio uninominale al Sud. E ora, dice, "ho tanta voglia di fare", soprattutto per il "mio territorio".
Stesso leit motiv anche a sinistra: Matteo Richetti, portavoce Pd, arriva a metà pomeriggio e spiega che, anche se ha sostenuto una riforma che puntava ad abolire il Senato, ora si sente "onorato" di essere a Palazzo Madama. E poi, numerosi appunto, i cinquestelle: in coda si ritrova il candidato ministro alle Infrastrutture del governo immaginato da Luigi Di Maio Mauro Coltorti, geomorfologo eletto a Jesi e un passato a sinistra. "Spero che faremo un governo - ragiona mentre aspetta il suo turno - Ma il M5S non è né di destra né di sinistra, è in alto". D'altro canto, la "navigazione" è appena iniziata, scherza il comandante Gregorio De Falco neo eletto senatore sempre con i 5S, "e abbiamo un ottimo nocchiero".