"Gli italiani sono ostaggio dei litigi del Pd e delle ambizioni di potere dei 5 stelle, alla faccia del voto che ha premiato Lega e centrodestra", ha detto Matteo Salvini. "Non chiudo la porta in faccia a nessuno - ha però specificato il leader della Lega -, spero che la telenovela tra Renzi e Di Maio non duri troppo e secondo me sarebbe un governo irrispettoso per gli italiani. Quando avranno finito il loro amoreggiamento, se gli andasse male come io penso, io ci sono".
Ma in serata è Di Maio a chiudere la porta: "Dopo 50 giorni il forno della Lega è chiuso, noi abbiamo una dignità", ha detto il capo politico M5S aprendo l'assemblea congiunta dei parlamentari. Le sue parole, a quanto si apprende, sono state accolte dall'applauso dell'assemblea. "Per 50 giorni abbiamo provato in tutti i modi a dialogare con la Lega. L'unico problema che avevamo è con colui che ci definisce come Hitler", ha detto in assemblea il capo politico M5S Luigi Di Maio riferendosi, senza citarlo, a Silvio Berlusconi.
Salvini ha negato inoltre qualsiasi rottura con Fi e Fdi: "Gli italiani hanno votato un programma e una squadra e io non tradisco".
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