"Non faccio il profeta di sventura, anzi il mio compito è anche sottolineare la solidità del nostro Paese. Rispetto al 2011 è cambiato il contesto e lo stato di salute del nostro Paese. E' irrealistico fare paragoni con cose capitate cinque o sei anni fa", ma se si "andasse fuori strada rispetto al percorso faticoso fatto" con "politiche a debito e in deficit" ci "sarebbero conseguenze" anche se non paragonabili a quelle del 2011. Lo dice il premier Paolo Gentiloni a Sofia, a margine del vertice dell'Ue con i Balcani occidentali.
"Abbiamo dimostrato con i fatti che rispettando le regole europee si può concorrere a modificarle - ha aggiunto Gentiloni - . Se si andasse fuori strada a essere danneggiati non sarebbero gli euroburocrati ma i cittadini italiani. Attenzione perché c'è un percorso, ci sono risultati, solidità e molte cose da fare. Ma tutto si può fare tranne che buttarlo all'aria perché a pagarne il prezzo sarebbero i cittadini italiani".
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