"Fedeltà al territorio e respiro europeo". Sono i due principi a cui i vescovi italiani richiamano la politica e il nascente governo. "Un'attenzione a quanti, a livello locale, con onestà e competenza amministrano la cosa pubblica, senza smarrire uno sguardo ampio e una cornice europea", raccomanda la Cei a conclusione della sua assemblea: "tale duplice fedeltà i Pastori hanno richiamato anche i protagonisti dell'attuale stagione politica, ricordando loro che per guidare davvero il Paese è necessario conoscerlo da vicino e rispettarne la storia, la tradizione e l'identità".
"Negli interventi dei Vescovi - seguiti all'Introduzione ai lavori, offerta dal Cardinale Presidente - ha preso volto un Paese segnato da pesanti difficoltà", si legge nel comunicato finale dell'assemblea dei vescovi, terminata oggi in Vaticano. "Sono frutto della crisi economica decennale - con la mancanza di sicurezza lavorativa e mala-occupazione - e di un clima di smarrimento culturale e morale, che mina la coscienza e l'impegno solidale. Non si fatica a rinvenirne traccia nel sentimento d'indifferenza per le sorti altrui e nelle tensioni che incidono sulla qualità della proposta politica e sulla stessa tenuta sociale", si spiega.
Al riguardo, "i Vescovi hanno sottolineato che la debolezza della partecipazione politica dei cattolici è espressione anche di una comunità cristiana poco consapevole della ricchezza della Dottrina sociale e, quindi, poco attiva nell'impegno pre-politico. Di qui la volontà di una conversione culturale - sulla scia dell'esperienza delle Settimane Sociali - che sappia dare continuità alla storia del cattolicesimo politico italiano, testimoniata da figure alte per intelligenza e dedizione".
In particolare, "è stata ricordata l'attualità del beato Giuseppe Toniolo che - in un'analoga situazione socio-politica - seppe farsi promotore di cultura cristiana, di un'etica economica rispettosa della persona, della famiglia e dei corpi sociali intermedi".
"Con la disponibilità a riscoprire e 'abitare' un patrimonio di documenti che testimoniano la particolare sensibilità della Chiesa italiana per l'aspetto politico dell'evangelizzazione, i Vescovi si sono impegnati ad aiutare quanti sentono che la loro fede, senza il servizio al bene comune, non è piena. La ricostruzione - è stato evidenziato - parte da un'attenzione a quanti, a livello locale, con onestà e competenza amministrano la cosa pubblica, senza smarrire uno sguardo ampio e una cornice europea", sottolinea il comunicato della Cei: "A tale duplice fedeltà i Pastori hanno richiamato anche i protagonisti dell'attuale stagione politica, ricordando loro che per guidare davvero il Paese è necessario conoscerlo da vicino e rispettarne la storia, la tradizione e l'identità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA