Tutto cominciò nel 2010 a Trento. E' lì che Riccardo Fraccaro ha fondato il primo meet up del capoluogo trentino, sua città di adozione, sposando soprattutto la battaglia contro l'inceneritore. Per l'attuale questore della Camera, 37 anni e nel 'curriculum' una gaffe per un post su Hitler, arriva il ministero dei Rapporti con il Parlamento e della Democrazia diretta, come ha annunciato il premier Conte leggendo la lista dei ministri al Quirinale.
Arriva così, soprattutto, anche la battaglia più sentita dal Movimento, il taglio ai vitalizi dei parlamentari. Nato a Montebelluna, in provincia di Treviso, Fraccaro si sposta in Trentino dove si è laureato in giurisprudenza. Cinque anni fa l'avventura a Montecitorio, unico deputato M5s eletto in Trentino. Per il Movimento diventa anche portavoce del gruppo e segretario dell'ufficio di presidenza.
E' in questo ruolo che fa sua la battaglia contro gli affitti d'oro degli organi costituzionali. Nel 2013 la gaffe anti Napolitano: nel giorno in cui il capo dello Stato di allora accetta di ricandidarsi, Fraccaro scrive sul suo blog: "Oggi è il 20 aprile, giorno in cui nacque Hitler. Sarà un caso, ma oggi muore la democrazia in Italia".
Dopo alcune ore, il messaggio scompare. Altro scivolone con il 'cercasi giornalista tuttofare', offrendo di pagarlo meno di 3 euro l'ora. Dopo il voto del 4 marzo, finita la prima riunione dei questori di Camera e Senato, annuncia: "Il M5s abolirà i vitalizi nel giro di due settimane con una delibera. Sono un istituto anacronistico e inaccettabile".
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