A meno di 24 ore dall'ultima tragedia di migranti, un altro barcone con un centinaio di persone si trova nuovamente alla deriva al largo delle coste libiche. E l'Italia infila di nuovo i guantoni. Stavolta sul ring non c'è genericamente l'Europa. L'avversario è la Francia ex colonialista, e in particolare Emmanuel Macron lo 'sfruttatore d'Africa'. Parola del vicepremier Luigi Di Maio che torna sull'allarme immigrazione nel Mediterraneo e punta il dito sulle cause, più che gli effetti. "Se oggi la gente parte dall'Africa è perché alcuni Paesi europei con in testa la Francia, non hanno mai smesso di colonizzare decine di Stati africani". Fa peggio il presidente francese che, per il leader 5 Stelle, "prima ci fa la morale, poi continua a finanziare il debito pubblico con i soldi con cui sfrutta l'Africa". Da qui il suggerimento a Bruxelles di imporre sanzioni a Parigi e portare la questione fino all'Onu, perché no.
Così mentre i 47 migranti salvati ieri dalla ong Seawatch vagano in cerca di un porto, per un giorno Salvini lascia il campo all'alleato M5s. Ripete la formula "meno persone partono, meno muoiono" e garantisce che sarà guerra agli scafisti perché "devono avere la certezza che i porti italiani sono chiusi: è l'unico modo per salvare vite umane", scandisce dall'Abruzzo. Poi si accoda allo scontro con i francesi, ma sceglie il fronte terrorismo: "Con la Francia ho un po' di conti aperti perché ospita da troppi anni terroristi, assassini e delinquenti fuggiti dall'Italia". E taglia corto: "Lezioni non ne prendo da nessuno, tanto meno da Macron". Tra i due vicepremier si insinua Matteo Renzi che twitta: "Date pure la colpa a chi volete, ma prima salviamoli. La loro vita vale più di un sondaggio. Noi siamo l'Italia!". Intanto Di Maio fa sua l'idea delle sanzioni e annuncia: "Nelle prossime settimane ci sarà un'iniziativa parlamentare del M5S che impegnerà sia il governo italiano sia le istituzioni europee a iniziare a sanzionare quei Paesi che non decolonizzano l'Africa". Apprezza la novità ma rivendica il copyright della denuncia, Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia: "Finalmente anche la sinistra, da Di Maio a Fassina, si accorge del fatto che alla base dell'immigrazione c'è anche il neocolonialismo francese in Africa e l'usura fatta con la moneta coloniale Franco Cfa".
E ai gialloverdi urla: "Sveglia ragazzi, siete al governo". In serata Palazzo Chigi interviene sull'imbarcazione a 60 miglia da Misurata e sposta l'attenzione dalla Francia alla Libia: "Siamo in continuo contatto con la Guardia costiera libica perché effetti questo ulteriore intervento e metta in sicurezza i migranti a bordo". Da Palermo invita a non rassegnarsi, la presidente del Senato Elisabetta Casellati: "Non possiamo rassegnarci ad accettare la morte di tanti poveri innocenti. Il Mediterraneo deve essere un mare di pace, non una fossa comune". Infine, dal Papa una preghiera per i migranti che non ce l'hanno fatta e per chi ne è responsabile: "Penso alle 170 vittime dei naufragi nel Mediterraneo: cercavano un futuro per la loro vita - dice all'Angelus - vittime forse di trafficanti di esseri umani. Preghiamo per loro e per coloro che hanno la responsabilità di quello che è successo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA