Alta tensione tra governo e toghe dopo i casi Diciotti e Sea Watch. Il tema dei migranti e dei diritti, già emerso tra quelli centrali all'inaugurazione dell'anno giudiziario in Cassazione, è ritornato con insistenza anche nelle cerimonie che si sono svolte nelle varie corti d'appello, in giro per l'Italia: nessun riferimento diretto, ma molti gli accenti esplicitamente critici rispetto alla linea Salvini.
Intanto il vicepremier va all'attacco. "Sceglierà il Senato - dice - sull'evidente invasione di campo di qualche giudice di sinistra che vuol fare politica. Ho il cellulare pieno di messaggi di magistrati, avvocati, giudici e uomini di chiesa liberi. Andiamo avanti a testa alta con coraggio ed onestà". Il vicepremier, in ogni caso, si mostra tranquillo: "Abbiamo tanto da fare, tanto da lavorare, tante tasse da abbassare, quindi non ci sono crisi, problemi dietro l'angolo, io sono assolutamente tranquillo", dice Salvini replicando a Milano a una domanda sull'ipotesi che il M5S voti sì alla sua messa in stato d'accusa.
"Sono l'uomo più tranquillo del mondo - sottolinea - nel senso che sto facendo il Ministro e sto facendo quello che dovrebbe fare ogni buon italiano: ovverosia difendere i confini, difendere la sicurezza del mio Paese. Giudicherà il Senato se sto facendo bene".
"Prendete le arance perché se mi portano a San Vittore...", ha detto, scherzando il leader della Lega, improvvisando un breve comizio in piazzale Oberdan vicino a un gazebo del partito, riferendosi alla richiesta di processarlo del Tribunale dei ministri di Catania per la vicenda della nave Diciotti. Militanti e simpatizzanti lo hanno sostenuto a gran voce e lui ha ribadito di voler "tener duro".
Intanto i partiti prendono posizione dopo a richiesta del tribunale ministri di processare il ministro dell'Interno per la vicenda Diciotti. E parte la conta in vista del voto in giunta per le Immunità del Senato.
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi fa sapere: "Siamo garantisti e continuiamo ad esserlo". "Queste cose non mi piacciono. Io sto guardando al futuro dell'Italia e dell'Europa e non voglio farmi coinvolgere in questo caos che si chiama Governo", aggiunge.
"Dovrei guardare le carte. Anche da ministro non ho mai commentato le indagini della magistratura, se non per compiacermi quando gli avversari politici venivano assolti, come è stato per il sindaco Raggi. La vicenda deve rimanere fuori dallo scontro politico. Occorre vedere se c'è un elemento chiaro per cui Salvini ha commesso un reato. Mi fa ripugnanza fare battaglia politica attraverso iniziative della magistratura", ha detto Carlo Calenda intervistato a Sky Tg24, a proposito della richiesta dell'autorizzazione a procedere nei riguardi del ministro dell'Interno. "M5s non metterà il governo a rischio mai; hanno la regola su due mandati per la quale Di Maio torna a fare quello che faceva prima. Semmai la Lega può staccare la spina".
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