Sul caso Diciotti, "in questa fase, non si deve stabilire se Salvini ha consumato il reato di sequestro di persona, né si deve dare un giudizio politico sulla gestione dell'immigrazione. La memoria è tecnica perché afferisce allo specifico giudizio di fronte alla Giunta per le autorizzazioni a procedere, che deve esclusivamente dire se nelle scelte si perseguiva una finalità pubblica o no, stop". Così il ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, parlando a 'Omnibus', su La7. E assicura: "Salvini, qualora ci fosse l'autorizzazione a procedere, si farebbe processare dal Tribunale competente: non metterebbe in atto trucchetti, legittimi impedimenti o differimenti di udienza". "Non è stato Salvini a chiedere il 'Salva-Salvini', è stato il tribunale di Catania, visto che - spiega Bongiorno - c'è stata una condotta da ministro, a chiedere di valutare la finalità pubblica. Non è Salvini che scappa da un processo".
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