Al Senato si è tenuto un Question time con i ministri Lamorgese, De Micheli e Spadafora rispondono sul rischio di infiltrazioni mafiose, le detenzioni domiciliari, la questione migranti e il blocco dei porti, la riapertura dei cantieri stradali e delle attività sportive.
"Dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo riaprire perché lo sport è importante non solo come valore economico ma anche come valore sociale". Lo ha detto il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, rispondendo al question time al Senato. "Gradualmente potremo pensare di riaprire tutta la parte che riguarda gli allenamenti. Per quello che riguarda i campionati e l'attività motoria all'aperto, tanto richiesta dai nostri cittadini, valuteremo assieme al Comitato tecnico scientifico, consapevoli che questa ripartenza va assolutamente spinta ma tutelata nella salute di tutti i cittadini italiani". Successivamente si è tenuto un vertice tra il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, e i massimi organismi calcistici italiani sul tema della ripartenza degli allenamenti e dei campionati ma una decisione sulle date non arriverà oggi.
"Sono convinto - ha proseguito Spadafora - che nel decreto che ci apprestiamo ad approvare al consiglio dei ministri troveremo ulteriori risorse per consentire che il bonus lo abbiano non solo i collaboratori sportivi che già ne hanno fatto richiesta per marzo, e che possa essere esteso a tutti i collaboratori sportivi anche per il mese di aprile".
"C'è un solo positivo al Covid tra i migranti sbarcati - ha detto la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese - Si tratta di un egiziano arrivato con uno sbarco autonomo di 67 a Lampedusa: è stato posto in isolamento, è in buone condizioni e non è stato necessario disporne il ricovero. Tutte le strutture del ministero, fin dall'inizio dell'emergenza, hanno applicato le misure di screening sanitario e sorveglianza per un periodo minimo di 14 giorni su chi arriva".
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