Continuano le polemiche sulla Fase 2 e il braccio di ferro, tra fughe in avanti e stop, tra il governo e le regioni mentre è polemica sulle presenze sui Navigli a Milano all'ora dell'aperitivo.
La Conferenza delle Regioni, presieduta da Stefano Bonaccini, ha stabilito intanto nella riunione del 7 maggio, di posticipare i saldi estivi al 1 agosto 2020. La decisione nasce da una "sollecitazione degli assessori alle attività produttive ed è motivata dalle necessità derivanti dalla gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid 19 e dalle conseguenti misure". Il Presidente Bonaccini ha poi scritto ai presidenti di Regioni e Province autonome invitandoli a "dare seguito alla suddetta decisione per una omogenea applicazione della stessa su tutto il territorio nazionale".
Possibile schiarita per teatri e cinema. Con regole precise per permettere agli spettatori, così come sarà per i fedeli, di partecipare a spettacoli rispettando distanziamenti e sicurezza. E' questa, secondo quanto si apprende, una delle ipotesi su cui sta ragionando il governo, sulla base delle misure suggerite dal Comitato Tecnico Scientifico. Ipotesi che, seguendo anche quanto annunciato qualche giorno fa dal presidente del consiglio Conte in una intervista a Il Fatto quotidiano, potrebbe consentire una riapertura dei teatri e dei cinema con anticipo rispetto al previsto seppure non prima della fine del mese di maggio. Le prescrizioni del Cts per questi settori sarebbero infatti molto restrittive e prevedono adeguamenti dei locali. Per il cinema, ad esempio, il distanziamento suggerito sarebbe di un metro intorno allo spettatore. Quanto ai teatri le misure indicate dai tecnici prevederebbero distanziamenti diversi a secondo del tipo di spettacolo, con indicazioni differenziate anche per i diversi strumenti all'interno per esempio di un'orchestra
Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia conferma "l'orientamento a procedere dal 18 maggio ad aperture differenziate per Regioni sulla base delle valutazioni che perverranno dal ministero della Salute". Ma il governatore del Veneto Luca Zaia va nuovamente all'attacco: sulle ulteriori aperture della Fase 2 - attacca - "non c'è programmazione. Se il Governo dicesse che si apre il 18 maggio tutti accenderebbero i motori. Ma il 18 potrebbe presentarsi Conte e fare un Dpcm che chiude altre due settimane.
Siamo in un'area di incertezza paurosa".
Intanto la provincia di Bolzano approva nella notte una legge che accelera la Fase 3. E il governo annuncia che la impugnerà visto che si prevede di aprire una serie di negozi, tra i quali i parrucchieri e i bar da lunedì.
Il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini fa sapere che le Regioni hanno chiesto al governo di poter decidere in autonomia dal 18 maggio.
I sindaci della Città Metropolitana di Cagliari non emetteranno ordinanze volte a consentire la riapertura delle attività lunedì 11, in anticipo sul dpcm. La decisione è stata presa all'unanimità dai 17 sindaci dell'area metropolitana che, sostengono "pur avendo a cuore la sorte delle innumerevoli piccole imprese per le quali la riapertura è cruciale, nondimeno ritengono che questa decisione debba essere presa nella più totale sicurezza".
E sabato arriverà l'ordinanza esplicativa del governatore della Sardegna Solinas e dal 18 nuove aperture. E la riapertura al traffico passeggeri da e per la Sardegna sarà decisa e comunicata la prossima settimana. Il governatore ha ribadito che il riavvio avverrà in due fasi. In una prima che durerà fino a tutto maggio ripartirà l'aviazione privata. "Ha numeri molto più contenuti e ci consentirà di sperimentare il sistema di controlli su un afflusso ridotto, di verificare i tempi di attesa su eventuali test da fare in aeroporto e sulla individuazione di aree grigie in cui far sostare i passeggeri in attesa dell'esito", ha siegato. Insomma, "sarà una opportunità importante di affinare il sistema dei controlli in vista delle riapertura dell'aviazione civile nel suo complesso".
Nel frattempo è in corso, a quanto si apprende, una videoconferenza tra Silvio Berlusconi ed i governatori di Forza Italia: Jole Santelli, Alberto Cirio, Vito Bardi e Donato Toma. Al centro della riunione il tema delle riaperture.