Gli stati generali dell'economia si chiudono con un tavolo del premier Giuseppe Conte con archistar ed esponenti del mondo della cultura. Alle 14 sono attesi a villa Pamphilj gli scrittori Alessandro Baricco e Stefano Massini, gli architetti Stefano Boeri e Massimiliano Fuksas; la cantautrice Elisa, il regista Giuseppe Tornatore, l'attrice Monica Guerritore e il presidente della fondazione italiana sommelier Franco Maria Ricci.
Transizione energetica ed ecologica, digitalizzazione dei servizi, infrastrutture, insieme a misure puntuali come incentivi per le assunzioni e sgravi sugli affitti. Ma soprattutto: attenzione ai territori, per consentire una crescita sociale di tutto il Paese. Il premier Giuseppe Conte mette in fila le azioni da compiere per "creare ora le premesse per un recupero di produttività e Pil". Non solo i fondi europei: anche alle società partecipate dallo Stato viene chiesto di fare la loro parte, a sostegno soprattutto delle aree più svantaggiate del Paese. Serve il contributo "concreto" di tutti, è il messaggio che, alle battute finali degli stati generali dell'economia, il premier porta ad amministratori delegati, comuni cittadini e ai giovani di Fridays for future. L'ambiente, è la promessa, sarà uno dei cardini del piano di rilancio, insieme a modernizzazione e inclusione sociale.
L'ossatura del piano si conoscerà la prossima settimana. Prima Conte vuole ricucire lo strappo e riportare al tavolo di Palazzo Chigi l'opposizione. L'invito non è ancora partito ma l'incontro potrebbe avvenire la prossima settimana: Giorgia Meloni è pronta ad andare per "svelare il bluff", da Fi fanno sapere che si deciderà "tutti insieme" ma il Cav non si sottrarrà e anche dalla Lega, dopo un'iniziale chiusura, aprono a un confronto purché sia a Chigi o in Parlamento.
Al penultimo giorno di stati generali, il premier si mostra convinto che il metodo di "progettare insieme" il piano di rilancio pagherà ("Siamo i primi in Europa a farlo"). Siedono a Villa Madama i vertici delle società partecipate. Con Conte e i ministri, da Gualtieri a Boccia, Patuanelli, Provenzano, si discute di temi come le reti, il sostegno alla transizione energetica ovunque, l'accelerazione per il superamento del carbone, la Cyber security e investimenti come quello di Leonardo sui 400 Leonardo labs, nonché quello di Poste con la digitalizzazione dei servizi. Investire sui territori, è la parola d'ordine. Perché in un "quadro di grande incertezza" i "gap", sottolinea Conte, siano colmati e non aumentino. Il premier invita al tavolo anche alcuni cittadini che gli hanno scritto, da un musicista a un direttore d'hotel, a un commerciante di scarpe. Con loro discute di cassa integrazione, tax credit, taglio del cuneo, bonus autonomi, sgravi fiscali sugli affitti. Greenpeace e i giovani di Fridays for future si presentano invece con le loro piattaforme di proposte per l'ambiente. Perché, sottolineano i giovanissimi attivisti del movimento per il clima nato sulle orme di Greta Thunberg, "la transizione ecologica è l'unica strada percorribile per rialzarci dalla crisi economica: serve un #Ritornoalfuturo".
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