Un corpo di un migrante abbandonato da 15 giorni in mare, sorretto da un relitto di gommone, avvistato più volte dall'aereo della ong Seabird, ma mai recuperato nonostante le segnalazioni. I primi a pubblicare la foto sono stati quelli di Sea Watch Italy su twitter il 30 giugno, come segnala oggi La Repubblica, spiegando che il migrante potrebbe essere vittima di uno dei naufragi avvenuti tra il 29 e il 30 giugno davanti alla Libia, quando in diverse operazioni di soccorso furono salvate in più occasioni un'ottantina di persone, in particolare dalla Mare Jonio.
Ieri, nella sua prima missione, #Seabird ha avvistato in SAR libica ciò che non avremmo mai voluto essere costretti a mostrarvi: il corpo senza nome di una persona sui resti di un gommone semiaffondato di cui non sappiamo nulla.
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) June 30, 2020
Chiediamo alle autorità che si faccia chiarezza. pic.twitter.com/oidpKGV85E
La nuova foto simbolo della tragedia delle migrazioni, è stata commentata anche dalla Caritas: "Un corpo in mare da due settimane a largo della Libia. Nessuno vuole dargli una degna sepoltura. Quattro avvistamenti e quattro alert inviati da Seabird. Ma le guardie costiere di Italia, Libia e Malta li hanno ignorati Il corpo del migrante ancora in acqua, alla deriva".
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