Stretto coordinamento tra Governi e Commissione Ue per rispondere con rapidità ed efficacia alla nuova ondata di contagi. Questo, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, l'impegno emerso dalla videoconferenza informale dei Leader europei. "Dai test, al vaccino, alle app di tracciamento, alla condivisione di dati e necessità sulle terapie intensive: le misure sanitarie anti-Covid hanno successo solo se coordinate in Europa. L'Italia sostiene questo approccio e pensa che i Ministri della Salute debbano svolgere un ruolo di primo piano", spiegano le stesse fonti al termine della video call.
"La risposta sanitaria non e' alternativa a quella sociale ed economica: il recovery fund deve partire prima possibile." E' quanto spiegano fonti di Palazzo Chigi in merito alla posizione del premier Giuseppe Conte nel corso del Consiglio straordinario Ue, svoltosi in video call.
"Ritorno qui in Parlamento per illustrare le ulteriori misure restrittive adottate" dopo la "subdola e repentina" impennata della curva. "Come è noto la sera di sabato 24 ottobre ho firmato un Dpcm alla fine di un lugno e articolato confronto con la maggioranza e le Regioni". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso dell'informativa alla Camera e al Senato sul nuovo Dpcm.
Le misure - ha detto il premier - hanno l'obiettivo di "mitigare e raffreddare" la curva del contagio "al fine di alleviare il carico già pesante" sul sistema sanitario. Le misure si basano sui "principi di massima precauzione, proporzionalità e adeguatezza. Non abbiamo mai affermato di essere fuori dal pericolo e da una condizione di necessaria allerta".
"Tutti i governi Ue con i loro meriti e demeriti, e ciò riguarda anche il nostro governo, sono stati costretti a fare un passo indietro. La scorsa settimana il presidente Mattarella ci ha ricordato che tutte le articolazioni dell'ordinamento democratico sanno di dover operare sempre con spirito di unità e coesione. Questo, se mi permettete, è davvero il momento di restare uniti".
"Il rinnovato impeto del virus ci pone di fronte a una sfida che non è meno minacciosa di quella combattuta a primavera, è una seconda sfida. Tutti i Paesi europei stanno affrontando l'urto drammatico e adottano misure via via più restrittive, simili a quella del nostro dpcm. In alcuni casi anche più severe delle nostre".
"Nell'ottica di condivisione questo pomeriggio si farà un punto sulla situazione sanitaria in video conferenza con gli altri stati di capo e di governo Ue e in questa occasione la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen illustrerà il pacchetto di risposte europee alla pandemia Covid" con attenzione particolare "ai test e ai vaccini anti-Covid". "Il ministro Speranza starà con me in videoconferenza, proprio perché i ministri della Salute sono in prima linea", aggiunge.