Il mondo cattolico guarda con preoccupazione alla crisi politica. Scende in campo la Conferenza Episcopale Italiana ma anche le associazioni perché la crisi, in questo tempo di pandemia, spaventa. "Sono ore d'incertezza per il nostro Paese. In questo momento guardiamo con fiducia al Presidente della Repubblica", dice il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti. "Trovo un forte stimolo nelle parole pronunciate proprio dal Presidente Mattarella nel messaggio di fine anno: 'Non viviamo in una parentesi della storia. Questo è tempo di costruttori'. Aggiungo: questo è anche tempo di speranza! Ci attendono mesi difficili in cui ricostruire le nostre comunità", sottolinea il Presidente dei vescovi.
La ricerca dunque del premier Giuseppe Conte di possibili 'costruttori' per portare avanti l'esecutivo riceve un importante endorsement. A scendere in campo sono anche Azione Cattolica, Federazione Universitaria Cattolica Italiana, Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale: "Il Paese è allo stremo delle forze" e l'apertura della crisi di governo è "deleteria per la gestione di un'emergenza che non accenna a declinare e incomprensibile per la gran parte dei cittadini".
"Serve un sussulto di dignità, scelte in linea con quel senso di responsabilità richiamato in maniera tanto incisiva dal Presidente della Repubblica", dicono le tre associazioni. Parla di "crisi incomprensibile" anche Famiglia Cristiana. Padre Francesco Occhetta, gesuita grande esperto di politica italiana, distingue il "merito" della crisi innescata da Italia dei Valori dal "metodo": "Nel merito IV ha 'gridato' alcuni punti legittimi da chiarire come ad esempio il Mes mentre il Pd li ha solo sussurrati. Nel metodo però la scelta di ritirare la propria rappresentanza di Governo contraddice il merito di migliorare ciò che si chiedeva. Per questo rimane un'incognita comprendere per l'opinione pubblica le intenzioni morali che hanno ispirato la scelta". E allora i cattolici ora devono rimboccarsi le maniche: possono essere "enzima per ricomporre la crisi".
Nessuno però negli ambienti cattolici vuol sentire parlare di ritorno alle urne. E anche chi era vicino a Matteo Renzi, cattolico con un passato nello scoutismo, come la sua ex ministra Elena Bonetti, ora prende le distanze. Da lui e anche dalla stessa Bonetti che nel lockdown dello scorso aprile, unica voce del governo fuori dal coro, si era decisamente schierata con la Cei per la riapertura delle chiese.
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