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Giustizia: Iv ribadisce il no alla proposta di Bonafede. Il nodo della relazione del 27

Governo

Giustizia: Iv ribadisce il no alla proposta di Bonafede. Il nodo della relazione del 27

Faraone: 'Il ministro sa che la sua riforma non ci piace'

ROMA, 21 gennaio 2021, 11:34

Redazione ANSA

ANSACheck

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Siamo disponibili a costruire una nuova compagine governativa che affronti i problemi, ma non siamo disponibili a governi raccogliticci che tirano a campare". Davide Faraone, capogruppo al senato di Iv, a "The Breakfast Club" su Radio Capital, mette per esempio subito in chiaro che "sulla riforma della giustizia di Bonafede non pensiamo nulla di buono. La prossima settimana vediamo cosa ci verrà a dire il ministro, ma sa già cosa pensiamo della sua riforma". 

Iv ribadisce, dunque la propria contrarietà alla proposta di Bonafede. I numeri sono fragili, dunque. E c'è una data segnata in rosso sul calendario: il 27, salvo rinvii, si voterà in Parlamento la relazione sulla giustizia del ministro e capo delegazione M5s Bonafede: Renzi ha già schierato Iv per il No e il centrodestra spera di saldare al Senato i suoi 140 voti ai 16 'superstiti' di Iv, per battere il governo, confidando sul fatto che martedì l'asticella si è fermata a 156 e che la maggioranza non può sempre fare affidamento sulla presenza dei senatori a vita. Non accadrà, ribattono dal governo.

Giovedì il ministro Federico D'Incà potrebbe riunire i capigruppo di maggioranza per iniziare a serrare le fila. Mentre i pontieri proseguono il lavoro per allargarle. Franceschini avrebbe spiegato ai capigruppo Pd Delrio e Marcucci, in una videoconferenza in serata con Zingaretti e Orlando, che l'allargamento è la priorità. Non solo per il voto sulla giustizia, ma anche perché ora in quasi tutte le commissioni Iv tiene in scacco la maggioranza e invece se nascesse un nuovo gruppo sarebbe possibile un riequilibrio dei componenti.

"La settimana prossima in Parlamento il ministro della Giustizia porta una relazione che va votata e sappiamo già che Renzi voterà contro. Alla Camera non dovrebbero esserci problemi ma al Senato con questi numeri dipende da cosa fa l'opposizione". E' quanto ha sottolineato il deputato del Pd Emanuele Fiano a "TrueShow - Attenti a quei due", su Telelombardia. "Io penso che ci siano solo due strade, ed è una cosa che si deve risolvere nell'arco di poche ore o pochi giorni", ha spiegato Fiano: "Se nell'arco di questi giorni la compagine di Governo non realizza o un progetto compiuto più centrista, rivolto a caratteri cattolico-liberali, che è un po' il progetto a cui sta lavorando Bruno Tabacci, che riesce a coagulare intorno a sé senatori e deputati che l'altro giorno non hanno votato a favore del Governo, o, cosa che vedo veramente difficile, si riapre un dialogo con Italia Viva o con dei parlamentari di Italia Viva, oppure non ci sono i numeri per questo Governo". Per il deputato dem un governo di larghe intese "sembra molto difficile in questo momento, peraltro Matteo Renzi ha detto sarebbe per le larghe intese ma non per allearsi con la destra, il che non é tanto comprensibile".

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