Quello di oggi potrebbe essere il giorno della verità per un eventuale governo 'Conte ter'. Al Quirinale infatti è la volta dei partiti. E, forse, dopo che il presidente della Repubblica, Sergio Matarella, avrà ascoltato le delegazioni dei vari gruppi Misti di Camera e Senato, di Italia Viva, di Leu e del Pd, il quadro per una soluzione della crisi di governo, aperta dallo strappo di Renzi, potrebbe cominciare a farsi un po' più chiaro.
Questo il film della giornata minuto per minuto:
Ore 9.10 - Il senatore di Forza Italia Luigi Vitali, dopo aver annunciato ieri sera di voler aderire al nuovo gruppo degli 'Europeisti' per dare una mano alla nascita del 'Conte ter', di prima mattina ci ripensa e avverte che una telefonata prima con Berlusconi e poi Salvini lo hanno convinto a fare un passo indietro. Ufficialmente spiega che lo ha fatto perché non ha ricevuto 'adeguate garanzie' da Conte sui temi della giustizia, ma a Palazzo Madama i dubbi restano.
Ore 10.25 - "Non abbiamo nessuna intenzione di chiuderci nelle nostre stanze a cercare un governo a qualunque costo", "prendiamoci cura dell'Italia e credo che la cura giusta sia un governo di legislatura", scrive su Facebook il segretario Dem Nicola Zingaretti
Ore 10.30 - Il gruppo delle Autonomie va al Quirinale e dice sì ad un eventuale 'Conte ter'
Ore 10.50 - E' la volta del gruppo Misto del Senato presieduto da Loredana De Petris, accompagnata dal leader di Leu Pietro Grasso, che ribadisce il sostegno a Conte. "Riteniamo indispensabile e necessario costruire intorno a lui" rinforzando e allargando la maggioranza
Ore 11.00 - Arriva al Colle la componente del Misto-Radicali +Europa con Emma Bonino che conferma il no ad un nuovo governo guidato da Conte e propone una maggioranza 'Ursula', cioè una maggioranza più ampia come quella che nella Commissione Ue sostiene Ursula Von Der Leyen".
Ore 11.08 - GiuseppeConte ascotato come testimone nel processo per la nave Gregoretti. E' cominciata a Palazzo Chigi la deposizione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, come testimone, nell'ambito dell'udienza preliminare del procedimento Gregoretti per la richiesta di rinvio a giudizio di Matteo Salvini. L'ex ministro dell'Interno, presente nella sala assieme al suo legale, l'avvocato Giulia Bongiorno, è imputato per sequestro di persona per il ritardo dello sbarco di 131 migranti nel luglio del 2019.
Ore 11.30 - Il gruppo Misto della Camera dice, con il deputato Manfred Schuullian, che punta a "un governo stabile con maggioranza solida". Mentre Bruno Tabacci della componente Centro democratico parla della "necessità" di un reincarico a Conte.
Ore 11.50 - Quindi tocca agli 'Europeisti - Maie' che, essendosi appena costituiti al Senato, fanno il loro esordio al Colle con una delegazione composta da Ricardo Merlo, Andrea Causin e Gregorio De Falco. Ovviamente il loro "punto di riferimento" per il prossimo Esecutivo è "il premier Conte".
Ore 12. 10 - Questa parte delle consultazioni si interrompe. Riprenderà nel pomeriggio con le delegazioni di Leu, di Italia Viva e del Pd
Ore 12.25 - Governo: Merlo (Maie),allargare maggioranza senza esclusioni - "Non pensiamo a una campagna per allargare il nostro gruppo. Parliamo con tutti per allargare la maggioranza senza escludere nessuno". Lo ha detto Ricardo Merlo del Maie al termine dell'incontro con il presidente Mattarella rispondendo a un cronista che gli ha chiesto se stia continuando il "suo proselitismo".
Ore 12.28 - Bonafede, fondi Recovery legati a riforme giustizia. Si conoscono alcuni dei passaggi più significativi della Relazione sullo stato della Giustizia trasmessa ieri sera dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il cui voto da parte del Parlamento (che dopo le dimissioni di Conte non ci sarà) era atteso come il 'banco di prova' per la tenuta del Governo. Non soltanto gli investimenti richiesti dal Ministero della Giustizia, ma l'intero Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sarà scrutinato tenendo conto della capacità di affrontare con riforme normative, investimenti e misure organizzative i problemi del processo civile e penale e di apprestare un'efficace prevenzione della corruzione".E' uno dei passaggi più significativi della Relazione sullo stato della Giustizia che il ministro Alfonso Bonafede ha trasmesso alle Camere.
Ore 12.34 - Europeisti, avanti con Conte per la stabilità. "La nostra delegazione ha presentato al presidente Mattarella la richiesta di una rapida soluzione della crisi di governo aperta dopo l'uscita dalla maggioranza di Italia Viva. Il gruppo Europeisti-Maie-Cd sostiene il presidente Conte e non ha nessuna preclusione nei confronti delle forze che hanno sostenuto l'attuale governo". Lo dichiara Raffaele Fantetti, presidente del gruppo Europeisti-Maie-Cd al Senato.
Ore 13.04 Governo: Bonaccini, giusto partire da ipotesi di Conte ter. "Giusto partire dall'ipotesi e dalla proposta di un 'Conte ter' e ci sia una maggioranza che lo sostenga più larga di quella di oggi, altrimenti" si ha "un Governo ostaggio di ricatto parlamentare quotidiano". Così il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, a 'L'Aria che tira' su La7.
Ore 13.37 Gregoretti: finita udienza Gip a Palazzo Chigi. Si è conclusa la deposizione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, come testimone, nell'ambito dell'udienza preliminare del procedimento Gregoretti per la richiesta di rinvio a giudizio di Matteo Salvini. L'ex ministro dell'Interno è imputato per sequestro di persona per il ritardo dello sbarco di 131 migranti dalla nave nel luglio del 2019.
Ore 14.32 Salvini, o Governo centrodestra o voto. "Ci vuole serietà, non vado al governo a tutti i costi: la parola va data agli italiani: l'unica alternativa è un governo di centrodestra oppure si deve andare al voto" . Così il leader della Lega Matteo Salvini. "Confidiamo - ha aggiunto - in Mattarella, che speriamo non tolleri ancora a lungo questo teatrino, con la caccia disperata al viandante. L'italia non lo merita".
Ore 16.31 - LeU al Quirinale. Riprendono le consultazioni. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alle 16.45 riceverà il gruppo parlamentare Liberi e Uguali della Camera. La delegazione di Leu appena giunta al Quirinale è composta da Federico Fornaro e Rossella Muroni.
Ore 16.36 - Si riunisce la "fronda" deputati M5S, senza Conte no a fiducia. Riunione, in gran parte in videocall, di un gruppo deputati M5S questa mattina. Alla riunione, riferisce una fonte parlamentare presente all'incontro, ha partecipato un numero di deputati superiore alla ventina e "proveniente trasversalmente da tutta la penisola". E al tavolo è stato sottolineato un concetto: "senza Conte non sarà votata la fiducia a un altro premier". Nella riunione, che ripercorre un po' quella di ieri sera al Senato, secondo la stessa fonte è stato comunque "tenuto presente" che il gruppo è compatto su Conte ma è stata anche rimarcata la necessità di aprire al rientro in maggioranza di Italia Viva.
Ore 16.55 - -Toti, ora la palla nel campo avversario. "La palla è nell'altra metà campo: se Conte sarà il Presidente reincaricato, si discuterà il centrosinistra. Come abbiamo detto la cosa non ci riguarda. Noi continueremo a svolgere il nostro ruolo di opposizione responsabile". Così il leader di Cambiamo e Presidente della Regione, Liguria, Giovanni Toti, al termine di una riunione con i suoi senatori. "Se invece il Conte ter non ci sarà, allora restano due strade: o le forze più responsabili presentano un progetto di emergenza del paese prima di andare a votare. O altrimenti la via delle urne è sempre percorribile. Noi al Colle diremo che dalle ceneri di Conte non può nascere un altro suo governo. Poi tra noi c'è chi pensa al voto e chi a un esecutivo di salute pubblica, ma ci interrogheremo dopo esito primo giro".
Ore 17.01 - Leu, continuare con Conte e allargare. "Abbiamo comunicato al presidente Mattarella la nostra disponibilità a proseguire la esperienza di governo con il presidente Conte, fondata sull'alleanza tra M5S, Pd,e Leu come nel 2018 e che possa allargarsi a chi crede nei valori costituzionali ed in una Ue solidale". Lo ha detto Federico Fornaro di Leu al termine dell'incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Le elezioni sono una delle possibilità. In questo caso secondo noi l'ultima. Se ci si va, il sistema elettorale non è una variabile indipendente. Il rosatellum spinge alle alleanze nell'uninominale. Se si va in quella direzione sarebbe folle che gli attuali componenti della maggioranza andassero divisi: si darebbe un vantaggio competitivo alla destra non elevatissimo ma gravissimo".
Ore 17.01 Consultazioni: Iv a colloquio con Mattarella. La delegazione di Italia Viva è a colloquio al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La delegazione è composta, oltre che dai capigruppo di Senato e Camera Davide Faraone e Maria Elena Boschi, da Matteo Renzi e da Teresa Bellanova.
Ore 18.05 Pd al Quirinale per l'incontro con Mattarella - La delegazione del Partito democratico è giunta al Quirinale per l'incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l'ultimo della seconda giornata di consultazioni. Al colloquio con il capo dello Stato, in programma alle 18.30, oltre al segretario del Pd, Nicola Zingaretti, parteciperanno i presidenti dei gruppi Dem di Senato e Camera, Andrea Marcucci, Graziano Delrio, la presidente del partito, Valentina Cuppi, e il vicesegretario, Andrea Orlando.
Ore 18.11 - Renzi, c'è indecorosa caccia a parlamentari. No c'è maggioranza senza Iv, ci dicano se ci vogliono "La Caccia al singolo parlamentare è indecoroso, si è fatto credere che con un voto o due si affrontasse la crisi. Iv è esattamente l'opposto come dimostrano le nostre ministre che si sono dimesse". Così Matteo Renzi al termine delle consultazioni. "Andare ad elezioni sarebbe un errore per l'Italia, rischiamo di perdere l'appuntamento con il recovery. Occorre un governo presto e abbiamo dato disponibilità al presidente per individuare le soluzioni più opportune, preferiamo un governo politico che istituzionale ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale". "Abbiamo subito 15 giorni di fango perché siamo stati gli unici a porre problemi di merito. Noi non ci siamo prestati alla guerra del fango. Il punto fondamentale per noi oggi è dire che siamo pronti ad appoggiare un governo istituzionale o politico, con larga preferenza per quest'ultimo, ma questa proposta politica necessita il passaggio ulteriore di capire se vogliono stare o no con noi. Devono confrontarsi con noi, non con gli hashtag. Poi discuteremo delle persone. Io non vedo altra maggioranza politica che non contempli Italia viva" ha detto Matteo Renzi al termine del colloquio con Mattarella.
Ore 18.30 - Rampelli (Fdi), è caos dentro e fuori dai palazzi. "Conte vorrebbe proseguire il suo cammino dichiarando di avere la maggioranza per allungare il Conte 2, Renzi vorrebbe sostituirlo con chiunque passi - anche per sbaglio - in Piazza Colonna, il Pd forse protende per un Conte 3 e nel frattempo "presta" una senatrice ai responsabili che altrimenti non avrebbero il numero legale per varare il Gruppo, i responsabili vanno e vengono e non sembrano comunque sufficienti a sostituire la pattuglia renziana a sostegno di Giuseppi, venti grillini ricattano il Capo dello Stato minacciando di non votare la fiducia al nuovo governo se l'avvocato del popolo non sarà confermato, qualcuno chiede un governo di unità nazionale, Orlando non ne vuole sentire parlare, i cacciatori di responsabili non si accorgono di non avere seggi da offrire ai responsabili, il centrodestra che invece li avrebbe non intende usarli per comprare parlamentari, Sergio Mattarella barcolla in questa giostra sbilenca, priva di un centro di gravità permanente... la sinistra spregiudicata e furbacchiona, more solito, pone il problema dell'Europa, trasfigurando Bruxelles in una cricca di oligarchi insensibili al giudizio dei popoli. Forse occorrerebbe partire da chi aveva vinto le elezioni nel 2018, perché questa legislatura inizia da lì, o no?". Lo scrive il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia sulla sua bacheca Facebook.
Ore 18.49 Malumori Fdi su alleati, Meloni valuti delegazione unitaria. Forti malumori tra i dirigenti di Fratelli d'Italia sarebbero emersi già dai primi interventi durante la direzione nazionale del partito in corso su zoom e che vede la partecipazione del presidente Giorgia Meloni. Le indiscrezioni apparse sulla stampa che raccontano che gli alleati di centrodestra non escluderebbero governi insieme al M5S e al Pd, non sono piaciute agli esponenti del partito di via della Scrofa. "Il centrodestra deve essere alternativo alla sinistra e per questo abbiamo sempre e coerentemente rifiutato inciuci e giochi di Palazzo" avrebbe detto - a quanto apprende l'ANSA - un autorevole dirigente FdI mentre altri hanno ribadito quanto sia "assurdo anche solo pensare di fare un governo con M5s, Pd o Renzi e dunque con chi sta mettendo in ginocchio l'Italia e ha gestito malissimo l'emergenza covid dal punto di vista economico e sanitario e che dopo aver sperperato i soldi degli italiani in banchi a rotelle e bonus monopattini ora vorrebbe fare la stessa cosa con le risorse del recovery plan". In molti, inoltre - raccontano - hanno chiesto al presidente Meloni di ponderare bene la decisione di partecipare domani alle consultazioni con il Capo dello Stato al Quirinale con una delegazione unitaria.
Ore 19.04 - Zingaretti, Pd sostiene incarico a Conte, è punto sintesi. "Abbiamo indicato la disponibilità a sostenere un incarico al presidente Conte che anche nell'ultimo voto di fiducia si è rivelato punto di sintesi ed equilibrio avanzato". Lo dice Nicola Zingaretti, segretario del Partito democratico, al termine delle consultazioni al Quirinale. Il Pd ha comunicato di sostenere l'incarico al presidente uscente Giuseppe Conte "per un governo che possa contare su un'ampia e solida base parlamentare, che sia nel solco della migliore tradizione europeista, che sia in grado di affrontare le emergenze della pandemia e che realizzi con riforme istituzionali quella macchina pubblica in grado di far ripartire il Paese". Lo dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine delle consultazioni al Colle.
Ore 19.18 Renzi dice no mandato esplorativo a Conte,prima altro nome. No a un incarico subito a Giuseppe Conte: si dia prima un mandato esplorativo a un'altra personalità per verificare se M5s e Pd vogliono ancora una maggioranza con Italia viva. E' la posizione che avrebbe espresso Matteo Renzi al Quirinale nel corso delle consultazioni, aggiungendo che successivamente tutte le soluzioni sarebbero aperte senza preclusioni sui nomi.
Ore 19.34 Gasparri, a Renzi interessa solo sua visibilità. "Il mezzo è il messaggio diceva McLuhan. Renzi ha fatto capire chiaramente cosa gli interessa. Uscito dal colloquio con il Presidente della Repubblica ha occupato per un tempo interminabile la sala del Quirinale per stare sugli schermi televisivi e fare la sua propaganda. Fallito come presidente del Consiglio, fallito come segretario del Pd, fallito il suo progetto scissionista di Italia Viva inchiodato al 2-3% ha scatenato la crisi per far parlare di sé, per stare in televisione, per monopolizzare la comunicazione anche adesso con una scorrettezza istituzionale che quasi quasi faceva intervenire i corazzieri, vista la sua ostinazione a impossessarsi dei microfoni del Quirinale". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri "Renzi - aggiunge - è affetto da bulimia, da protagonismo, è un perdente che dal 40 è sceso al 3% e vuole imporre la sua logica agli italiani. Fingendo di parlare di cose di buon senso delle quali non gliene importa niente. Gli interessa se stesso, la sua visibilità, il suo potere. È il peggiore protagonista di questa crisi. Noi siamo alternativi a tutto ciò, al Pd, ai falliti grillini, all'esibizionista Renzi".
Ore 20.09 M5s, domani al Quirinale Crimi e i capigruppo. "La delegazione del Movimento 5 Stelle che, domani pomeriggio, alle ore 17.00, sarà ricevuta al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell'ambito delle consultazioni, sarà composta dal capo politico, Vito Crimi, e dai capigruppo del Senato e della Camera, Ettore Licheri e Davide Crippa". Lo rende noto Il Movimento 5 Stelle.
Ore 20.12 Leu, allargare base parlamentare senza veti ."La soluzione di questa crisi passa per una ripartenza del governo Conte e un ampliamento della base parlamentare della maggioranza, senza partire da veti nei confronti di nessuno e nella consapevolezza della difficile fase economica e di emergenza sanitaria che sta vivendo l'Italia". Lo scrivono in una nota i capigruppo di Leu al Senato e alla Camera Loredana De Petris e Federico Fornaro.
Ore 20.25 Orlando,Iv in maggioranza? Dipende da veto su Conte. "Per riprendere Renzi in maggioranza bisogna capire se Renzi pone un veto su Conte o no, cioè se è vero quello che ha detto al Quirinale o se è vero quello che ha fatto uscire dopo sulle agenzie. Ma se con Renzi i numeri restano risicati, si continuerà a ballare e per questo vogliamo un allargamento della maggioranza. L'ultima parola naturalmente spetta a Mattarella ma ci sono più scenari e si rischia di rotolare ad elezioni". Così Andrea Orlando (PD), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.
Ore 21.00- Meloni, serve voto, maggioranza coesa è impossibile. "Nell'attuale parlamento è impossibile, per quelli che sono i numeri, creare una maggioranza coesa. Il problema attualmemte non è il governo ma il parlamento. E' il parlamento che bisogna cambiare se si vuole dare un governo serio a questa nazione. E lo puoi cambiare solo con le elezioni. Poi, da noi si inventano qualunque cosa e non si può mai votare. Qualunque scusa è buona: c'è il derby domenica? E non si può votare. Ma in tutta Europa stanno votando, in tutto il mondo: in Portogallo le persone erano in fila, composte, e negli Stati uniti la stessa cosa". Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, intervistata da Paolo Del Debbio a Diritto e rovescio, su Rete 4. "Chiediamo agli italiani cosa serve all'Italia, il popolo sceglie meglio del palazzo - ha aggiunto -. Renzi, i 5 Stelle e il Pd per garantirsi la poltrona devono impedire che gli italiani votino perché, a occhio, li mandano a casa".
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